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La visione di Enrico Amico riconfermato alla guida di Demeter Italia

Biodinamica con radici profonde: cosa significa coltivare "rispetto"

Cosa significa coltivare "rispetto"? Per Enrico Amico, titolare dell'azienda Amico Bio e presidente di Demeter Italia appena riconfermato, è la parola chiave che sintetizza filosofia, obiettivi e futuro dell'associazione che certifica il biodinamico nel nostro Paese.

Umano e professionale si intrecciano: la leadership di Amico nasce dal campo, non da una scrivania. Nel triennio passato, il presidente ha portato in Demeter il pragmatismo di chi ogni giorno fa i conti con imprevisti, stagioni e mercati. "Inoltre, essere campano mi ha insegnato la resilienza: quando arriva una battuta d'arresto preferisco cercare la soluzione prima di lasciarmi scoraggiare". Un atteggiamento che, negli ultimi tre anni, ha cementato un clima di ottimismo e di squadra all'interno dell'associazione.

© Maria Luigia Brusco | FreshPlaza.it
Enrico Amico

Un triennio intenso: risultati concreti, crescita personale e nuove prospettive
Tra i risultati più significativi del mandato appena concluso, Amico cita con orgoglio l'obiettivo raggiunto sull'integrazione dell'allevamento nelle aziende certificate. "Oggi possiamo dire che in ogni realtà biodinamica italiana c'è la presenza di animali". Un traguardo che non è solo tecnico, ma profondamente simbolico: si tratta infatti di un tassello essenziale per chiudere il ciclo della fertilità, elemento fondante dell'approccio biodinamico. "Aver reso questa prassi realmente attuabile - e non solo un vincolo teorico - rappresenta una delle conquiste più sentite del triennio".

Ma questi anni sono stati anche un'occasione di crescita personale. Visitando decine di aziende in tutta Italia, attive nei settori più diversi, Amico ha potuto toccare con mano la ricchezza e la varietà del movimento biodinamico. "È stato un percorso che mi ha fatto crescere non solo professionalmente, ma soprattutto dal punto di vista umano". Se dovesse riassumere questa esperienza in una parola, sarebbe "rispetto": per la natura, per le persone, per gli animali, ma anche per "l'invisibile che c'è". Rispetto come bussola: un valore semplice, ma potentissimo, che fa da collante fra aziende, consumatori e territorio.

Non tutti i progetti in cantiere sono arrivati a compimento, negli ultimi tre anni. Alcuni sono rimasti indietro per mancanza di tempo o per complessità operative. Tuttavia, la recente riconferma alla guida dell'associazione gli darà la possibilità di recuperare terreno e portare a termine quanto rimasto in sospeso.

Sguardo al futuro: nuove strutture, nuove risorse, nuovi strumenti
Una delle principali novità operative in fase di attuazione riguarda la riorganizzazione del sistema di tutoraggio. "Il nuovo modello prevede un gruppo più ampio di tutor, meglio formati e più presenti sul territorio, con l'obiettivo di accompagnare le aziende lungo il percorso di certificazione in maniera più rapida ed efficiente, laddove esistano le condizioni necessarie", spiega Amico.

© Maria Luigia Brusco | FreshPlaza.it

Tra le prossime novità figura anche un aggiornamento del piano tariffario, pensato per rendere la certificazione Demeter più accessibile, equa e trasparente. La revisione, attesa nei prossimi mesi, intende rispondere alle esigenze delle aziende senza tradire i principi di qualità e coerenza del marchio.

Accanto all'aspetto tecnico, grande attenzione è riservata alla dimensione culturale. Demeter ha rafforzato le attività di comunicazione non solo per valorizzare il marchio a livello commerciale, ma soprattutto per far conoscere e divulgare i principi fondanti dell'agricoltura biodinamica. "Sono stati organizzati corsi specifici per tecnici e agricoltori, sia per chi è già certificato sia per chi intende avvicinarsi a questo modello". Anche la partecipazione a eventi nazionali e internazionali, come Terra Madre e la fiera Biofach di Norimberga, per citare due esempi, rientra in questa strategia di diffusione della cultura biodinamica, rendendo Demeter Italia sempre più protagonista nel panorama agroecologico globale.

Il ruolo dell'Italia nello scacchiere internazionale
"L'Italia è oggi primo Paese esportatore tra i 44 in cui è presente il marchio Demeter e terzo per numero di aziende certificate. Un risultato che ha consolidato la reputazione di Demeter Italia anche presso storiche 'sorelle' come Germania e Svizzera e perfino oltre oceano", dichiara Amico. "L'export rappresenta una percentuale altissima della produzione certificata: nel settore ortofrutticolo si parla di una media dell'87% per orticole, mele, uva da tavola e trasformati, e fino al 98% per alcune lavorazioni a base di frutta".

Uno sguardo a dieci anni
Tra dieci anni, per la Demeter Italia, Amico vede un futuro di primo piano nell'agroecologia, capace di orientare mercati e politiche sulla via della sostenibilità concreta. A livello personale, invece, l'attuale presidente sogna di potersi dedicare a un ruolo da saggio mentore: "Accompagnerò i giovani che vogliono investire non solo nelle proprie aziende, ma anche nella direzione di strutture come la nostra".

© DEMETER
CdA Demeter Italia. Da sinistra a destra: Argentino Trolli, Marco Paravicini Crespi, Elisabetta Foradori, Enrico Amico, Carlo Boni Brivio, Alois Lageder, Giuseppe Zulli, Paolo Fontanabona

L'Assemblea elettiva ha scelto il nuovo direttivo Demeter Italia
Sabato 31 maggio, nella sede dell'associazione a Sorbolo Mezzani (PR), l'assemblea elettiva ha scelto il direttivo che guiderà l'attività dell'associazione per i prossimi tre anni, un'importante occasione di confronto con i soci licenziatari del marchio che certifica la qualità della produzione agricola biodinamica.

Le preferenze di voto hanno confermato gran parte dei consiglieri in carica nel triennio 2022-2025: Enrico Amico (Az. agricola Enrico Amico – CE), Marco Paravicini Crespi (Cascine Orsine – PV), Alois Lageder (Az. Alois Lageder – BZ), Elisabetta Foradori (Az. agricola Foradori – BZ), Paolo Fontanabona (Az. agricola Fontanabona – VR) e Carlo Boni Brivio (Az. Il Cerreto – PI). Fanno il loro ingresso nel Cda Demeter Italia Maria Grazia Minisci (Az. Minisci Maria Grazia – CS), Argentino Trolli (Az. agricola Passioni Vitae – CH) e Giuseppe Zulli (Az. Zulli Giuseppe – CH).

Marco Paravicini Crespi, 35 anni, il più giovane eletto nel direttivo, è stato nominato vicepresidente, ruolo precedentemente ricoperto da Alois Lageder.

© DEMETER
Holly Martin, communication coordinator della Biodynamic Federation Demeter International

Il press tour dei giorni scorsi
Dal 15 al 17 luglio 2025, Demeter Italia ha organizzato un viaggio che ha visto il coinvolgimento di giornalisti internazionali. Il programma ha previsto due conferenze stampa e visite a due aziende agricole biodinamiche, che hanno portato due esempi di come l'esperienza agricola possa unirsi all'accoglienza: Palazzo Tronconi, ad Arce (FR) e Al di Là del Fiume a Marzabotto (BO). Le due conferenze hanno ribadito come l'agricoltura biodinamica sia molto più di un metodo produttivo: è un movimento culturale, educativo e comunitario. Attraverso turismo, esperienze, educazione e rete territoriale, Demeter Italia intende creare un nuovo modo di raccontare e vivere l'agricoltura, coinvolgendo cittadini, turisti e soprattutto giovani.

A Roma, durante l'incontro intitolato "L'agricoltura biodinamica Demeter Italia diventa esperienza con l'agriturismo, la buona tavola e le produzioni dei territori", il direttore di Demeter Italia Giovanni Buccheri ha ricordato come l'agricoltura biodinamica sia un metodo olistico e rigenerativo, basato sull'equilibrio tra uomo, natura e territorio. "All'estero il marchio Demeter è molto più conosciuto che in Italia. Vogliamo dare anche un respiro internazionale alla rete del nostro Paese e soprattutto al grande lavoro e impegno che viene portato avanti dalle aziende biodinamiche certificate, nella produzione di prodotti buoni e sani. Sempre più turisti stranieri visitano il nostro Paese e, attraverso l'esperienza che si può vivere negli agriturismi Demeter, speriamo di riuscire a raccontare in maniera ancora più approfondita e al maggior numero possibile di italiani e non solo, che cosa significa produrre biodinamico".

© DEMETER
Anna Federici (Azienda Agricola Boccea), Enrico Amico, Giovanni Buccheri e Marco Marrocco (Palazzo Tronconi)

Il turismo esperienziale è oggi quindi un ponte strategico per far conoscere anche in Italia ciò che all'estero è già ampiamente riconosciuto: il valore del marchio Demeter. Il sito agriturismi.demeter.it - in fase di lancio - raccoglie e valorizza le realtà italiane certificate con una mappa interattiva, schede descrittive, esperienze e testimonianze dirette, che ad oggi partecipano al progetto.

Buccheri ha presentato lo status attuale del progetto che a oggi vede circa 28 agriturismi, distribuiti su tutto il territorio nazionale, con l'obiettivo di arrivare presto a 40-50 aziende ospitanti, attraverso un percorso partecipato con le aziende associate. Il progetto non si limita all'accoglienza: mira a creare una rete di cultura biodinamica integrata, che unisca agricoltura, turismo, formazione, arte, educazione e relazioni sociali.

Anna Federici, dell'Azienda Agricola Boccea (Roma), ha raccontato la rinascita della sua tenuta come realtà multifunzionale, dove olivi, cereali, allevamento e una bottega agricola convivono in armonia. Attraverso degustazioni guidate, ad esempio con olio EVO abbinato a pane, cioccolato o popcorn, l'azienda racconta la biodiversità, il metodo di produzione e il lavoro umano che caratterizzano ogni prodotto biodinamico. Marco Marrocco, fondatore di Palazzo Tronconi (Arce, FR), ha sottolineato l'importanza dell'enoturismo per dare visibilità a vitigni autoctoni e a territori meno noti.

© DEMETER
Danila Mongardi (Al di là del Fiume), gli studenti MESPOM Pranjal Pandey e Antoni Barc Central, Marco Paravicini, Giovanni Buccheri e Holly Martin

Due giorni dopo, a Milano, si è svolta la conferenza "L'esperienza agricola Demeter tra cultura e giovani", che ha posto al centro il ruolo delle nuove generazioni. Il vicepresidente di Demeter Italia Marco Paravicini ha definito le aziende Demeter come luoghi di vita, relazione e apprendimento, in cui l'approccio imprenditoriale convive con quello educativo. È qui che i giovani possono trovare esperienze significative, favorendo un ricambio generazionale sempre più necessario.

Holly Martin, communication coordinator della Biodynamic Federation Demeter International, ha ricordato che oggi oltre 7.400 aziende sono certificate Demeter nel mondo, con una crescita del 57% negli ultimi anni. Ha descritto progetti formativi rivolti ai giovani, come il Biodynamic Agricultural College (UK), il Foundations Training (USA), la rete Junges Demeter (Germania) e il programma BINGN (Scandinavia). Ha poi lanciato la nuova campagna internazionale Feel the Joy, attiva fino a fine 2025, che racconta il lavoro agricolo come fonte di gioia e connessione con la natura.

Una testimonianza molto sentita è arrivata da Danila Mongardi, fondatrice dell'azienda 'Al di là del Fiume' (Marzabotto, BO), nata da un progetto agricolo e sociale. L'azienda accoglie volontari da tutto il mondo, organizza summer camp per adolescenti e lavora con giovani in difficoltà, offrendo uno spazio educativo e rigenerativo. Mongardi ha sottolineato che "fare cultura è creare terreno fertile", e che i giovani trovano in queste aziende ascolto, ispirazione e la possibilità di riscoprirsi.

© DEMETER
Antoni Barc Central, Pranjal Pandey, Giovanni Buccheri e Holly Martin

Infine, gli studenti del master europeo MESPOM, Pranjal Pandey e Antoni Barc Central, hanno portato il punto di vista dei giovani internazionali. Antoni ha parlato del bisogno di riportare il cibo nella nostra quotidianità e di costruire resilienza comunitaria, mentre Pranjal ha riflettuto sulla sua esperienza in India, dove l'agricoltura è diffusa, ma i contadini sono tra i più poveri. "La biodinamica non è solo una pratica agricola: è un modo di comunicare valori che parlano anche alla salute mentale dei giovani, oggi spesso minacciata da ansia, isolamento e crisi ecologica".

Per maggiori informazioni:
www.demeter.it

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