Il mercato indiano dei piccoli frutti si sta evolvendo verso nuovi modelli di consumo, sostenuti da un segmento crescente di consumatori che mostra una certa apertura verso i prodotti importati da altre origini. Da novità a ricercati alimenti base, lamponi, more e mirtilli sono ormai sempre più presenti nelle catene di supermercati, negli hotel di lusso e nelle case dei consumatori attenti alla salute. "Questo cambiamento riflette non solo le nuove scelte alimentari, ma anche la complessità della logistica e le decisioni politiche che influenzano la disponibilità di frutta premium importata", afferma Naufil Kalam, direttore operativo dell'azienda d'importazione di prodotti ortofrutticoli CR Fruits International.
© CR Fruits International
"I mirtilli peruviani beneficiano di accordi commerciali favorevoli che riducono i dazi. Il loro sapore agrodolce e il prezzo di 3-3,5 dollari per una confezione da 125 g, sono in linea con i gusti e la propensione all'acquisto dei consumatori indiani. Attualmente, i prezzi dei mirtilli peruviani sono in linea con quelli locali", afferma Kalam, facendo riferimento alla collaborazione tra il marchio Dreamberry della CR Fruits e i coltivatori peruviani, per fornire frutta di qualità ai consumatori urbani attenti alla salute.
Tuttavia, le importazioni di piccoli frutti olandesi presentano alcuni specifiche criticità. Kalam spiega: "Per i piccoli frutti olandesi, gli aspetti più critici sono le elevate tariffe del trasporto aereo e il mantenimento di una qualità impeccabile lungo tutta la catena del freddo. Anche piccole variazioni di temperatura, movimentazione o tempi di consegna possono compromettere l'integrità e la shelf life del frutto. I piccoli frutti olandesi rientrano nella categoria ultra-premium, suscitando l'interesse e l'intenzione di acquisto da parte di clienti privati facoltosi e di realtà orientate al segmento del lusso. Nonostante le difficoltà di importazione, ci riforniamo di due o tre pallet a settimana per soddisfare la domanda di fascia alta".
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La CR Fruits garantisce la qualità dei piccoli frutti grazie al personale che supervisiona direttamente gli impianti di confezionamento all'origine e si mantiene costantemente aggiornato sui rigorosi protocolli post-raccolta. "La nostra presenza sul campo ci permette di prendere decisioni in tempo reale, assicurando freschezza e coerenza al marchio", condivide Kalam, aggiungendo che i prezzi sono rimasti stabili rispetto alle stagioni precedenti.
La domanda continua a crescere durante tutto l'anno, con i piccoli frutti sempre più presenti in frullati, dessert e piatti gourmet, soprattutto nelle grandi metropoli. "I consumatori cercano piccoli frutti salutari e versatili. Le nostre campagne di marketing con chef e influencer promuovono usi innovativi, integrandoli nella cultura gastronomica indiana in costante evoluzione", sottolinea Kalam.
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La CR Fruits prevede spedizioni regolari di more, lamponi e fragole olandesi, affiancate da 4-5 pallet settimanali di mirtilli peruviani a marchio Dreamberry. "Ulteriori volumi in arrivo da Portogallo, Spagna e Italia contribuiranno a diversificare l'offerta, anche se le alte temperature estive in Europa destano preoccupazione per i possibili effetti sulla qualità. Puntiamo inoltre ad avviare una produzione nazionale sotto il marchio Dreamberry entro i prossimi cinque anni, con l'obiettivo di offrire un assortimento di piccoli frutti disponibile tutto l'anno", conclude Kalam.
Per maggiori informazioni:
Naufil Kalam
CR Fruits International
naufilkalam@crfruitsinternational.com
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