Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Naufil Kalam, di CR Fruits International:

"I prezzi dei mirtilli peruviani sono in linea con quelli delle varietà locali"

Il mercato indiano dei piccoli frutti si sta evolvendo verso nuovi modelli di consumo, sostenuti da un segmento crescente di consumatori che mostra una certa apertura verso i prodotti importati da altre origini. Da novità a ricercati alimenti base, lamponi, more e mirtilli sono ormai sempre più presenti nelle catene di supermercati, negli hotel di lusso e nelle case dei consumatori attenti alla salute. "Questo cambiamento riflette non solo le nuove scelte alimentari, ma anche la complessità della logistica e le decisioni politiche che influenzano la disponibilità di frutta premium importata", afferma Naufil Kalam, direttore operativo dell'azienda d'importazione di prodotti ortofrutticoli CR Fruits International.

© CR Fruits International

"I mirtilli peruviani beneficiano di accordi commerciali favorevoli che riducono i dazi. Il loro sapore agrodolce e il prezzo di 3-3,5 dollari per una confezione da 125 g, sono in linea con i gusti e la propensione all'acquisto dei consumatori indiani. Attualmente, i prezzi dei mirtilli peruviani sono in linea con quelli locali", afferma Kalam, facendo riferimento alla collaborazione tra il marchio Dreamberry della CR Fruits e i coltivatori peruviani, per fornire frutta di qualità ai consumatori urbani attenti alla salute.

Tuttavia, le importazioni di piccoli frutti olandesi presentano alcuni specifiche criticità. Kalam spiega: "Per i piccoli frutti olandesi, gli aspetti più critici sono le elevate tariffe del trasporto aereo e il mantenimento di una qualità impeccabile lungo tutta la catena del freddo. Anche piccole variazioni di temperatura, movimentazione o tempi di consegna possono compromettere l'integrità e la shelf life del frutto. I piccoli frutti olandesi rientrano nella categoria ultra-premium, suscitando l'interesse e l'intenzione di acquisto da parte di clienti privati facoltosi e di realtà orientate al segmento del lusso. Nonostante le difficoltà di importazione, ci riforniamo di due o tre pallet a settimana per soddisfare la domanda di fascia alta".

© CR Fruits International

La CR Fruits garantisce la qualità dei piccoli frutti grazie al personale che supervisiona direttamente gli impianti di confezionamento all'origine e si mantiene costantemente aggiornato sui rigorosi protocolli post-raccolta. "La nostra presenza sul campo ci permette di prendere decisioni in tempo reale, assicurando freschezza e coerenza al marchio", condivide Kalam, aggiungendo che i prezzi sono rimasti stabili rispetto alle stagioni precedenti.

La domanda continua a crescere durante tutto l'anno, con i piccoli frutti sempre più presenti in frullati, dessert e piatti gourmet, soprattutto nelle grandi metropoli. "I consumatori cercano piccoli frutti salutari e versatili. Le nostre campagne di marketing con chef e influencer promuovono usi innovativi, integrandoli nella cultura gastronomica indiana in costante evoluzione", sottolinea Kalam.

© CR Fruits International

La CR Fruits prevede spedizioni regolari di more, lamponi e fragole olandesi, affiancate da 4-5 pallet settimanali di mirtilli peruviani a marchio Dreamberry. "Ulteriori volumi in arrivo da Portogallo, Spagna e Italia contribuiranno a diversificare l'offerta, anche se le alte temperature estive in Europa destano preoccupazione per i possibili effetti sulla qualità. Puntiamo inoltre ad avviare una produzione nazionale sotto il marchio Dreamberry entro i prossimi cinque anni, con l'obiettivo di offrire un assortimento di piccoli frutti disponibile tutto l'anno", conclude Kalam.

Per maggiori informazioni:
Naufil Kalam
CR Fruits International
naufilkalam@crfruitsinternational.com
www.crfruitsinternational.com