Secondo le previsioni iniziali aggiornate al 1° luglio, la produzione francese di mele dovrebbe diminuire quest'anno, principalmente a causa della riduzione della superficie coltivata. Agreste segnala un calo del raccolto nella maggior parte delle regioni produttrici. Va però sottolineato che le stime potrebbero variare in base alle condizioni meteo e allo stato sanitario delle coltivazioni, considerando che quest'anno la pressione dell'afide grigio è risultata piuttosto elevata.
Produzione in calo rispetto al 2024, ma superiore alla media quinquennale
"Secondo le previsioni iniziali elaborate il 1° luglio, la produzione francese di mele dovrebbe raggiungere le 1.574.800 tonnellate nel 2025, il 3% in meno rispetto al 2024, soprattutto a causa della riduzione della superficie coltivata. Si prevede una produzione superiore del 7% rispetto alla media del periodo 2020-2024. L'inizio della campagna è stato caratterizzato da una forte pressione di malattie e parassiti. L'effetto della recente ondata di calore sui calibri dei frutti non è ancora stato valutato".
Situazioni contrastanti per regione
Nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, si prevede un calo della produzione a causa della riduzione delle aree e delle rese. Le piogge durante la fase di fioritura hanno causato gocciolamenti e cascola dei frutti, mentre la pressione di ticchiolatura e afidi resta ancora significativa.
In Occitania, si prevede un aumento della produzione grazie all'estensione dell'areale. Di fatto, è l'unica regione produttrice che dovrebbe registrare una crescita. Permangono, tuttavia, incertezze riguardo all'impatto dell'afide grigio e delle alte temperature.
Nella regione dei Paesi della Loira, la superficie è leggermente diminuita. La fioritura è stata buona e il calo fisiologico è risultato limitato, il che fa prevedere che la produzione si avvicinerà al livello dell'anno scorso.
Anche nella regione della Nuova Aquitania si è registrato un netto calo della superficie coltivata, in particolare in Aquitania. Nonostante una buona fioritura e un'ottima allegagione, si prevede una resa leggermente inferiore rispetto allo scorso anno.
In Alvernia-Rodano-Alpi si prevede un calo sia dell'areale che delle rese. Le forti piogge hanno causato delle perdite. La pressione di ticchiolatura e afide grigio è elevata.
La superficie coltivata continua a diminuire, con rese inferiori del 15% rispetto alla media del periodo 2020-2024. La pressione degli afidi rimane elevata e si prevede un calo della produzione.
Fonte: Agreste