"Nel 2024 abbiamo aumentato le vendite del 21%. L'auspicio è di migliorare ancora e le premesse per ora sono positive". Lo ha affermato Paolo Pari, presidente del Consorzio Pesche e Nettarine Igp di Romagna, durante la serata organizzata il 15 luglio presso l'azienda agricola "Nonni" di Faenza, in provincia di Ravenna.
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itFoto di gruppo con alcuni dei protagonisti della serata
Testimonial il noto comico Paolo Cevoli, il quale, fra una battura e l'altra, non ha fatto mancare i suoi suggerimenti da imprenditore: "Rinnovatevi e cambiate più che potete, non rimanete fermi, altrimenti si rischia di diventare preistorici. In Romagna, su troppi fronti, ci siamo adagiati sui successi dei decenni precedenti, invece occorre avere sempre "l'ignorantezza" del non fermarsi mai". Insomma: sono contento ma non mi accontento, volendo usare un suo slogan.
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itRoberto Colombo e Ugo Palara
Alla presenza di oltre un centinaio di ospiti, fra soci del Consorzio, operatori e autorità, la serata (perfettamente organizzata da RPCircuiti e condotta da Alessandra Ravaioli) è cominciata con una visita nel campo sperimentale dell'azienda Nonni, una realtà dove l'ordine e la precisione vigono più che in una sala operatoria.
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itSono state descritte le azioni messe in campo dal Consorzio nell'ambito del Progetto promozionale finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale 2023-27 della Regione Emilia-Romagna
"Per licenziare una nuova varietà di pesca o nettarina - hanno affermato i tecnici Ugo Palara e Roberto Colombo - servono 10-15 anni. Fare innovazione significa prima di tutto scartare, cioè eliminare il 99% del materiale e avere l'esperienza per mantenere invece quello che, con una prospettiva di lungo periodo, sarà apprezzato dai consumatori non di domani, ma di dopodomani, perlomeno".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itIl cavalier Paolo Bruni
Paolo Bruni, presidente del Cso, ha ricordato che la peschicoltura romagnola ha attraversato fasi molto difficili. "Le superfici sono diminuite drasticamente. Questo ha portato a una riduzione delle disponibilità e le condizioni meteo, negli ultimi anni, hanno fatto il resto. Però penso che le buone quotazioni di quest'anno non siano frutto solo di tali eventi, ma anche di un percorso di valorizzazione negli anni, che sta portando a un ampio riconoscimento per le Pesche e Nettarine di Romagna Igp".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itValtiero Mazzotti
Valtiero Mazzotti, direttore generale all'assessorato agricoltura della regione Emilia Romagna, ha affermato che "ci sono le condizioni per una ripresa del settore peschicolo. Non dico che sarà possibile tornare agli antichi fasti, ma di certo stabilizzare o aumentare le superfici, in modo che i produttori tornino a fare reddito. In questo percorso, il marchio Igp è indispensabile. Ogni anno, la Regione pubblica dei bandi per sostenere la frutticoltura, in modo da aumentare le superfici. Non si punta alle quantità, ma alla qualità sì".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itCevoli e Pari
"Abbiamo una grande potenzialità di crescita - ha ribadito Pari - grazie al marchio Igp. Il 70% del consumatori ci riconosce e negli ultimi anni abbiamo intensificato gli sforzi per raggiungere un numero sempre più alto di persone, anche attraverso canali comunicativi più moderni rispetto ai tradizionali. E non escludo che si possa modificare ancora il disciplinare, ad esempio rimodulando le varietà. Ma, al di là di tutto, lasciatemi ringraziare tutti i soci del Consorzio per averci sempre creduto e non avere mai mollato neppure negli anni più bui", ha concluso.
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I dati
A livello quantitativo – secondo le previsioni di CSO Italy - l'offerta di pesche e nettarine per il 2025 in Emilia-Romagna appare sostanzialmente normale, in lieve calo rispetto allo scorso anno, a causa di alcuni danni da freddo primaverile. Il volume totale raccolto atteso per questa campagna potrebbe risultare in diminuzione di circa il 10% rispetto al 2024. Durante la scorsa campagna sono state commercializzate quasi 2.900 tonnellate di prodotto IGP derivanti da circa 1.050 ettari certificati. A livello nazionale l'offerta di pesche e nettarine non dovrebbe scostarsi significativamente dal volume raccolto la scorsa stagione (circa 880.000 tonnellate destinate al mercato fresco). Attesa una diminuzione dell'offerta europea a causa di minori volumi negli altri Paesi produttori quali, Grecia, Spagna e Francia per un volume di circa 2,5 milioni di tonnellate nel 2025 quasi il -10% sul 2024.
L'evento di Faenza ha dimostrato come la pesca e la nettarina di Romagna IGP non siano solo un prodotto agricolo, ma il cuore di una cultura, un'identità e una visione condivisa da un Consorzio che nasce nel 2000 e associa oggi importanti imprese frutticole dell'Emilia Romagna: Agribologna, Apoconerpo con Alegra e Naturitalia, Apofruit, Granfrutta Zani, Orogel Fresco, AOP Italia, Consorzio Ortofrutticolo di Romagna, Zavoli, Tozzi Frutta.
Per maggiori informazioni: https://pescanettarinadiromagna.it/