La stagione delle importazioni di mandarini di quest'anno è stata difficile per Al Hassan Group, azienda di importazione di prodotti ortofrutticoli freschi con sede nella capitale indiana di Nuova Delhi. Zain-ul Abdin, amministratore delegato, afferma che i grossi volumi provenienti dal Sudafrica hanno sovraccaricato il mercato indiano. "C'è un eccesso di mandarini sudafricani nel nostro mercato", afferma, sottolineando che l'eccesso di offerta ha compresso i profitti di questa stagione.
© Al Hassan Group
Al Hassan ha iniziato il suo programma di importazione con mandarini cinesi acquistati tra i primi di febbraio e luglio. Poi è passato ai mandarini sudafricani, iniziando con le varietà Nova e Nadorcott in luglio, con l'intenzione di continuare fino a ottobre. "La qualità sudafricana è superiore e migliore rispetto all'anno scorso, ma i prezzi sono scesi a causa dell'eccesso di offerta. I mandarini cinesi andavano via dagli 8 ai 10 dollari per cassetta da 8 kg, con l'ultimo container a 12 dollari, mentre i frutti sudafricani sono partiti da 14-14,50 dollari per cassetta da 10 kg e ora si aggirano sui 13 dollari, rispetto agli 11-12 dollari dell'anno scorso", spiega Abdin.
Attualmente i mandarini sono ampiamente disponibili in India per colmare il vuoto lasciato dall'indisponibilità delle arance locali. Abdin afferma che la facilità nello sbucciarli e il gusto vivace attraggono i consumatori indiani. Al Hassan fornisce il 30% dei suoi volumi alle app di e-commerce o di consegna rapida di generi alimentari, il resto viene venduto ai commercianti locali che servono le città di primo livello. In termini di preferenze, i consumatori dell'India settentrionale prediligono i mandarini sudafricani più aciduli, mentre le regioni meridionali preferiscono le varietà cinesi più dolci.
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"La stagione dei mandarini cinesi si è svolta senza problemi", osserva Abdin, che non ha riscontrato alcun intoppo commerciale. Abdin sostiene inoltre di essere aperto a rifornirsi da altre origini, come i mandarini australiani o cileni, se la loro qualità e il loro prezzo sono adatti al mercato indiano. "L'eccesso di offerta del Sudafrica rimane per ora l'ostacolo più grande", aggiunge, e Al Hassan punta a 70-80 container, programmando comunque con attenzione le importazioni per evitare un crollo del mercato.
Per il futuro Abdin sostiene che il suo team affronterà una stagione difficile con grande attenzione. Con una buona domanda di frutta di prima qualità, si prevede di rimanere agili per superare l'eccesso di offerta e la concorrenza. "In vista della stagione delle arance domestiche in ottobre, intendiamo sfruttare l'attrattiva dei mandarini sudafricani di qualità superiore, regolando al contempo le importazioni per stabilizzare il mercato. Il tempismo è tutto in questo settore", conclude.
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