© Forcina Antonio I riscontri commerciali per le pesche e le nettarine si presentano ottimali, con una domanda che supera l'offerta e prezzi che soddisfano le aspettative dei produttori. Tuttavia, il settore ortofrutticolo sta affrontando una grave sfida legata alla siccità, con la carenza idrica in Puglia e Basilicata che rappresenta un problema serio per l'intero comparto. Le pesche e nettarine provenienti da impianti non dotati di invasi idrici mostrano una pezzatura ridotta e una colorazione superficiale più scura, e anche le clementine producono frutticini di dimensione inferiore rispetto al loro periodo di maturazione a causa della mancanza d'acqua. In questo contesto, Antonio Forcina lancia un allarme, "Così l'agricoltura muore!".
La famiglia Forcina gestisce un'azienda che si è evoluta nella lavorazione e commercializzazione di una gamma estremamente ampia di prodotti ortofrutticoli, movimentando oltre 20mila tonnellate annue, con un volume in continua crescita. La frutta è conferita da produttori storici, prevalentemente in Puglia, Basilicata e Sicilia, quest'ultima in particolare per le arance pigmentate. L'offerta dell'azienda include albicocche, arance Navel e Tarocco, broccolo romanesco, cavolfiore, ciliegie, clementine, fragole, limoni, loti, mela Annurca, mandarini Miyagawa, nettarine, pesche e susine. Per gestire una maggiore capacità produttiva, l'azienda dispone di un magazzino di 7.000 mq, di cui 3.000 coperti, si avvale di circa 50 dipendenti specializzati e possiede i propri automezzi per il trasporto dei prodotti.
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"La campagna per pesche e nettarine - spiega Antonio Forcina - a parte la siccità promette bene, soprattutto a livello qualitativo. Anche le richieste sono sostenute, considerato che non c'è sovrabbondanza di frutta. In cella infatti abbiamo quantitativi di frutta stoccata dimezzati rispetto agli altri anni". Questa frutta viene reperita grazie ai produttori storici dell'azienda in Puglia e Basilicata. La carenza di pesche e nettarine è dovuta a un calo delle superfici coltivate di circa il 3%, principalmente al Nord Italia, con una riduzione della produzione stimata tra il 6 e l'8%, mentre per le percoche la diminuzione sembra essere ancora più marcata".
In prospettiva, l'azienda è preoccupata che la campagna agrumicola del prossimo anno possa essere compromessa, se la siccità dovesse persistere. La speranza è l'arrivo di piogge benefiche per le piante. Antonio Forcina ha sottolineato: "Come dicono gli agricoltori, bisogna però temere anche in piena estate le grandinate, che sono peggio della siccità".
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La commercializzazione dei prodotti Forcina avviene in tutta Italia, attraverso canali quali la grande distribuzione organizzata, l'ingrosso e la vendita diretta. Più recentemente, l'azienda ha conquistato il segmento delle mense scolastiche e il canale HoReCa. Per quanto riguarda l'export, i Paesi di riferimento includono Belgio, Polonia, Francia, Germania e Gran Bretagna, con una significativa quantità di merce inviata verso l'Europa dell'Est, in particolare Slovenia, Croazia e Polonia.
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