Una giornata di chiusura e protesta pacifica: è questa la risposta dei grossisti del Centro Agroalimentare di Torino (CAAT) all'ennesimo aumento dei costi imposto dall'ente gestore. A lanciare l'iniziativa è l'A.P.G.O. – Associazione Piemontese Grossisti Ortofrutticoli – che annuncia per martedì 15 luglio la chiusura collettiva degli stand e una mobilitazione per denunciare pubblicamente la situazione.
Nel mirino dell'associazione l'ingiustificato e insostenibile incremento del 30% degli oneri di comprensorio e del 50% del costo di ingresso giornaliero dei clienti. Maggiori costi che si innestano su affitti già aumentati negli ultimi due anni di circa 400.000,00 euro, raggiungendo un totale di quasi quattro milioni di euro.
Non è più pensabile accettare che si continuino a chiedere sacrifici agli Operatori aumentandone i canoni e gli oneri di locazione senza cercare altre soluzioni di razionalizzazione delle spese per far fronte a futuri e ipotetici incrementi dei costi di gestione i quali, peraltro, non sarebbero contemplati nel piano industriale condiviso da tutti i soci.
La decisione dell'ente di aumentare gli oneri di comprensorio e i costi della tessera di ingresso giornaliera stride con il bilancio della società di gestione appena licenziato che rappresenta un fatturato di € 6.200.000,00 e si chiude in attivo con disponibilità liquide pari a circa quattro milioni di euro e depositi bancari per circa due milioni di euro.
In un momento di forte difficoltà per il comparto, mentre l'ente gestore chiude il bilancio in attivo, l'Associazione giudica tali rincari inopportuni e dannosi per la filiera agroalimentare.
La manifestazione del 15 luglio si svolgerà nel pieno rispetto della legalità e sarà accompagnata da iniziative pubbliche di sensibilizzazione. Obiettivo: richiamare l'attenzione di istituzioni e opinione pubblica sull'insostenibilità della situazione attuale.