Il mercato indiano d'importazione delle mele è in pieno fermento, grazie a un'offerta costante proveniente da diverse origini come Iran, Afghanistan, Turchia, Sudafrica, Polonia, Nuova Zelanda, Cile, Stati Uniti, Grecia e Italia, che soddisfa un forte appetito per il gusto e la qualità. "Tra queste, le mele iraniane hanno conquistato il mercato di massa grazie ai prezzi bassi", afferma Ashok Agarwal, Ceo di Triyambakam International, sottolineando il vantaggio competitivo dell'Iran in termini di costi e tempi di transito.
© Triyambakam International
"Mentre l'Iran domina con mele a prezzi di 1,2 dollari/kg, sfruttando i rapidi transiti di quattro-cinque giorni, le mele turche, con un prezzo di 2,3 dollari/kg, attraggono gli acquirenti premium per la qualità affidabile. Le mele turche si sono distinte anche per la costanza dei prezzi e della qualità - osserva Agarwal - Altre origini come il Sudafrica e la Nuova Zelanda hanno ottenuto buoni risultati, ma le mele Gala polacche hanno registrato perdite del 15-20% in ogni container quest'anno a causa del marciume, che ha compromesso l'affidabilità delle forniture".
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Triyambakam serve il settore nazionale ed esporta a Dubai, navigando in un mercato affollato. Secondo Agarwal, la forte concorrenza ha messo a dura prova la redditività, aggravata dalla deperibilità delle mele: "La forte concorrenza ha ridotto i nostri margini nei mercati con un'offerta eccessiva. Affrontiamo questo problema affinando le previsioni della domanda e utilizzando una logistica del freddo credibile per mantenere la qualità", spiega Agarwal.
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"Gli aumenti tariffari stanno facendo salire ulteriormente la pressione, con i dazi doganali iraniani sulle mele che rispecchiano quelli delle mele turche. Il governo indiano ha recentemente annunciato un aumento del prezzo minimo di importazione da 0,6 a 0,9 dollari/kg, con un dazio all'importazione fissato al 50%. Questo danneggerà i nostri margini", avverte Agarwal, poiché queste tariffe bloccano la liquidità alle dogane e mettono a dura prova le finanze.
In prospettiva, Agarwal guarda a nuove origini come Siberia, Brasile, Ucraina e Moldavia per diversificare le forniture. "Stiamo esplorando nuove origini per diversificare le importazioni di mele, ma avremmo bisogno del sostegno degli esportatori per le prove", afferma, citando la riluttanza degli importatori a testare varietà non provate.
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Ashok Agarwal
Triyambakam International
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