Il primo trimestre del 2025 offre segnali incoraggianti per il comparto ortofrutticolo italiano. Prezzi all'origine in calo, domanda in crescita e una spesa in aumento disegnano uno scenario favorevole sia per i produttori sia per la distribuzione. Resta da monitorare l'evoluzione dell'export, con particolare attenzione ai segmenti più esposti alle dinamiche internazionali.
La spesa alimentare delle famiglie italiane ha registrato un aumento complessivo del 3,8% nel primo trimestre 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio Ismea-NielsenIQ sui consumi domestici. Una tendenza positiva che coinvolge anche il comparto ortofrutticolo, spinto da un'accresciuta domanda e da una favorevole dinamica dei prezzi all'origine.
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Ortofrutta: più quantità, meno prezzi all'origine
Secondo l'analisi di Ismea, nei primi tre mesi dell'anno il comparto ortofrutticolo ha beneficiato di una riduzione media dei prezzi all'origine del 4,5%, con i cali più significativi rilevati per patate, insalate (esclusi i radicchi) e ortaggi a frutto. All'interno di quest'ultima categoria, tuttavia, si evidenzia una notevole variabilità tra i singoli prodotti, riflesso della forte stagionalità e delle differenze territoriali.
Per quanto riguarda la frutta, i prezzi all'origine sono risultati in calo per pere e mele, mentre si sono registrati aumenti per frutta a guscio, agrumi e kiwi.
Cresce la domanda, sia per il fresco sia per i trasformati
La convenienza percepita dai consumatori si è tradotta in un aumento degli acquisti in quantità dell'1,7% rispetto al primo trimestre del 2024, sia per i prodotti freschi sia per quelli trasformati. A fronte di questa crescita, i prezzi medi al dettaglio hanno comunque segnato un rialzo del 2,5%, portando la spesa complessiva per ortofrutta a un incremento del 4,2%. Un dato che conferma come, nonostante l'attenzione ai prezzi, frutta e verdura restino centrali nelle abitudini alimentari degli italiani.
Bilancia commerciale: saldo positivo, ma con segnali contrastanti
Sul fronte del commercio estero, i primi due mesi del 2025 confermano un saldo positivo per la bilancia commerciale dell'ortofrutta, grazie al buon andamento delle esportazioni di prodotti freschi. Tuttavia, si segnala un leggero peggioramento del saldo complessivo, attribuibile al rallentamento dell'export delle conserve di pomodoro, comparto storicamente trainante per l'agroalimentare italiano.
Canali distributivi: boom del tradizionale, bene i supermercati
A livello di canali distributivi, per quanto riguarda l'agroalimentare in generale, si segnala un deciso recupero delle vendite nei canali tradizionali, con un +14% in valore rispetto al primo trimestre 2024. Il supermercato resta il canale dominante, con una quota del 41% e una crescita del 4,4% in valore, seguito dal discount che mostra un incremento più moderato (+3,6%). Una conferma della crescente attenzione al rapporto qualità-prezzo anche nei canali più "prossimali".
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