Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Se ne è parlato durante un convegno a Bologna

Le TEA sono una grande risorsa ma da sole non bastano

"Le TEA, Tecniche di Evoluzione Assistita, aiuteranno il mondo ortofrutticolo nel progresso, ma non si tratta di una soluzione miracolosa. Se non sono precedute dalla conoscenza dei meccanismi biologici alla base dei caratteri di interesse, sono in pratica inutili. Per questo occorre una ricerca a tutto campo, con obiettivi ben precisi". Lo ha affermato il professor Silvio Salvi, presidente della Società italiana genetica agraria, intervenuto la scorsa settimana al convegno "TEA e agricoltura digitale 4.0 per la transizione ecologica" organizzato dal Clust-ER Agroalimentare.

© FoschiniUn momento del convegno con i saluti introduttivi dell'assessore regionale Alberto Mammi

"Grazie a questo strumento genetico di recente introduzione, possiamo modificare il gene di una varietà per ottenere, ad esempio, piante con minor fabbisogno in freddo, o meno idro-esigenti, o resistenti alle malattie. Non si tratta di Ogm, infatti non si spostano geni, ma si modificano: non a caso si parla anche di "genome editing", come si fa nella correzione (editing) di un testo che in questo caso è il DNA e le singole lettere sono i nucleotidi che lo compongono.

Si è cercato di fare il punto sulla situazione del complesso regolamento sulle TEA, in discussione da tempo a livello europeo ma non ancora approvato. "Siamo più ottimisti, in quanto ora c'è il semestre di presidenza danese e pare che ci sia maggiore sensibilità e apertura sul tema. Guardando fuori dall'Europa, invece, negli Stati Uniti il percorso è facilitato e veloce; in Gran Bretagna hanno appena approvato un regolamento; L'Argentina è la nazione con maggiore apertura, mentre sappiamo che in Sudafrica sono molto rigidi".

Il professor Silvio Salvi, presidente della Società italiana genetica agraria

Se qualcuno pensa che, una volta approvato un regolamento, dal giorno dopo tutti i problemi si possano risolvere, non ha le idee chiare: "A parte 3-4 geni editabili e già modificabili con le TEA, per tutti gli altri occorrono studi approfonditi per comprendere i meccanismi biologici. Per fare un esempio, se a qualcuno di noi viene dato un missile, difficilmente riuscirebbe a condurlo sulla Luna, a meno che non abbia prima ricevuto una adeguata istruzione e conoscenza. Le TEA rappresentano il missile, ma prima occorre studiare caso per caso la biologia e, su questo, c'è ancora tanto lavoro da fare: la ricerca non si ferma. Per completare la metafora, va inoltre precisato che identificare i frammenti di DNA necessari per creare il missile richiede conoscenze e tecniche che solo una adeguata ricerca di base può fornire".

Cosa è il Clust-ER Agroalimentare
Il Clust-ER Agroalimentare (agrifood.clust-er.it, responsabile il Dott. professor Marco Foschini) è una associazione no-profit attiva dal 2018, composta da oltre 100 associati (università, centri per l'innovazione, imprese, enti di formazione), con lo scopo di promuovere l'innovazione nelle filiere agroalimentari. È uno dei 9 Clust-ER emiliano-romagnoli, che contribuiscono a rafforzare la Strategia di Specializzazione Intelligente, supportando l'amministrazione regionale e i portatori di interesse. Il Clust-ER Agroalimentare partecipa a 5 gruppi di lavoro europei, su temi importanti come la digitalizzazione in agricoltura, e al momento ha diversi progetti EU in corso, con impatti e ricadute positive per imprese e centri di ricerca emiliano-romagnoli.

In questa complessa e consolidata realtà operativa dei Clust-ER si inserisce di fatto il Focus Group "Cereali a paglia" di cui il professor Roberto Tuberosa è responsabile tecnico-scientifico per le attività di genomica (incluse le TEA) applicate al miglioramento genetico dei cereali a paglia. Il laboratorio del professor Tuberosa già produce sperimentalmente piante di frumento e di orzo editate per aumentarne la resistenza alle fitopatie fungine e la qualità nutrizionale del seme prodotto. Sarà presto intrapresa la valutazione di tali materiali in condizioni di campo e l'auspicio è che non si assisti nuovamente a quanto già avvenuto per le prove di campo delle piante editate di riso e di vite vandalizzate e distrutte da chi si oppone alla coltivazione delle piante TEA, erroneamente omologate alle piante OGM.

Il professor Tuberosa è uno dei 12 membri del Consiglio direttivo della Wheat Initiative che promuove la ricerca pubblica-privata e la coltivazione del grano editato, di cui si parlerà estesamente a 'From Seed to Pasta 5' che si terrà dal 24 al 27 settembre a Bari e al '4th International Wheat Congress' che si terrà a Bologna dal 25 al 29 maggio 2026.

Per maggiori informazioni
www.agrifood.clust-er.it
www.fromseedtopasta.com
www.avenuemedia.eu/event/iwc

Articoli Correlati → Vedi