"Registriamo un inizio anticipato della raccolta del pomodoro Fiaschetto di Torre Guaceto. Sebbene i volumi siano in linea con la media per garantire l'alta qualità in campo e di processo, la campagna sarà più breve del solito, con una conclusione attesa ai primi di agosto, a causa del caldo superiore alla media e delle forti escursioni termiche". A riferirlo è Mario Di Latte, direttore commerciale dell'azienda agricola Calemone di Serranova di Carovigno (BR).
© Calemone Azienda AgricolaMario Di Latte, direttore commerciale dell'azienda agricola Calemone
L'azienda Calemone si estende su 50 ettari, dedicati a uliveti e ortaggi, con un ettaro di serre e un vivaio.
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Di Latte ha ricordato che in passato, il trapianto del Fiaschetto avveniva il giorno di San Giuseppe (19 marzo) e la raccolta il 24 giugno, giorno di San Giovanni, unendo sacro e profano. Oggi, queste antiche tradizioni sono scomparse e, anche a causa dei cambiamenti climatici, i trapianti avvengono anche ad aprile. Per la passata di fiaschetto, si utilizza esclusivamente il raccolto del primo trapianto.
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Il progetto di valorizzazione di questa bacca ha previsto la creazione di un marchio, l'elaborazione di un disciplinare di produzione e una partnership tra Slow Food Italia e un ente di certificazione biologica. Negli anni '70, il pomodoro locale ha rischiato di essere soppiantato da varietà ibride più redditizie e resistenti ai cambiamenti climatici. I costi elevati di coltivazione e raccolta, uniti ai volumi produttivi limitati, rappresentavano oggettivi svantaggi rispetto alla redditività degli ibridi moderni di pomodori da sugo.
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"Il consumatore odierno - sottolinea Mario Di Latte - ricerca soprattutto un prodotto naturale e identificabile, lavorato con materie prime autoprodotte interamente nel territorio. Le produzioni biologiche certificate rassicurano il consumatore. La coltivazione del Pomodoro Fiaschetto di Calemone si sviluppa a ridosso della zona costiera di Torre Guaceto; l'impiego di acqua salmastra prelevata dai pozzi superficiali conferisce al pomodoro il suo tipico sapore acidulo-salmastro. Questi elementi contribuiscono a un sapore, un colore e un profumo unici, con i frutti che raggiungono un tenore zuccherino di 7-8 gradi Brix".
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I pomodori vengono raccolti e selezionati a mano già in campo, quindi lavati, scottati e passati rapidamente per ottenere una salsa dal gusto dolce e aromatico. La produzione annuale media si attesta su 250 tonnellate di raccolto, da cui si ricavano circa 250.000 confezioni di pomodoro lavorato. Un altro prodotto di punta è il pomodoro semisecco: tagliato a metà, viene essiccato lentamente in forno e infine posto in vaso con olio extravergine d'oliva biologico proveniente dagli uliveti di proprietà situati all'interno della Riserva Naturale di Torre Guaceto.
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Il miglior mercato estero per Calemone è la Svizzera, seguita da Francia e Germania, che insieme rappresentano il 50% del fatturato. "In generale, il mercato europeo risponde bene, considerando che i prodotti sono posizionati su una fascia medio-alta. In Italia, si rileva una piccola flessione dei consumi, dovuta a un minore potere d'acquisto delle famiglie. Il cliente estero è molto attento e curioso riguardo ai processi produttivi che determinano la qualità del prodotto finale. La passata biologica e il semisecco rimangono i nostri prodotti di punta, a cui si è aggiunto come terzo prodotto il datterino giallo lavorato in acqua di mare depurata, che contiene tutti i minerali e gli oligoelementi utili per l'organismo".
Per maggiori informazioni:
Calemone Azienda Agricola
C.da Baccatani, 36
72012 Serranova di Carovigno (BR)
(+39) 392 5038975
(+39) 0831 555807
info@calemone.it
www.calemone.it