Il mese di luglio è cominciato con forti richieste di pesche e nettarine e prezzi sostenuti, dato che la domanda spesso supera l'offerta. "Si registra una situazione di scarsi stock nei magazzini - afferma l'operatore commerciale Mirko Zoffoli. Le celle sono molto leggere, nel senso che sono più vuote che piene. Certo, sempre meglio non avere accumuli e invenduto, ma se ne avessimo di più le venderemmo tutte comunque".
"Il prodotto locale emiliano romagnolo arriva con il contagocce. Le rese quindi sono basse, credo che siamo attorno a 17 tonnellate all'ettaro in questo periodo, a fronte di una aspettativa di 25-30 tonnellate".
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E continua Zoffoli: "La scorsa settimana avevamo lavorato tantissimo, con ordini superiori alla media. In molto casi abbiamo supplito con prodotto pugliese. Ora però occorre trovare la quadra con i prezzi: manca il prodotto da cestino. I calibri sono da A oltre".
Non manca prodotto dall'estero, anche se quest'anno nessunop può di certo paventare una "invasione". "La Spagna ha qualità abbastanza discutibile, vi è molto prodotto grandinato, quindi è merce facilmente contestabile e con prezzi bassi. Ma i clienti esigenti caricano prodotto italiano e pagano prezzi sostenuti. Ma c'è molta preoccupazione per il mese di agosto, per il timore di avere poco prodotto. C'è chi comincia a guardarsi attorno, ad esempio per rifornirsi in Piemonte".
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Queste temperature aiutano i consumi. "Stesso discorso per le albicocche: varietà di pregio spuntano fino a 3 euro/kg, varietà meno buone 2.20 - 2,50 euro/kg. Ma in Romagna non c'è molto prodotto e va verificata la qualità dopo le piogge. Invece le albicocche provenienti da Policoro sono di ottima qualità e tenuta" conclude.