"Questi mesi sono cruciali per la nuova PAC, quella del periodo 2027 - 2034. Noi giovani di Ceja stiamo fornendo le nostre indicazioni alla Commissione agricola europea, affinché il nostro settore non sia penalizzato". Matteo Pagliarani di Mercato Saraceno (Forlì-Cesena) è stato confermato vice presidente Ceja (Consiglio europeo dei giovani agricoltori), con la presidenza che resta all'olandese Peter Meedendorp. L'organismo, un paio di mesi fa si era ritrovato presso il suo agriturismo per una tre giorni di lavoro (cfr. Freshplaza del 11/04/2025).
Rieletta l'intera squadra del Ceja: Elisabeth Hidén (Svezia), Rudolfs Pulkstenis (Lettonia), Katharina Schobersberger (Austria). "Essere rieletto è una grande soddisfazione – commenta Pagliarani – Andiamo avanti con determinazione per dare sempre più voce e ruolo all'agricoltura under 40 e trainare il futuro del settore".
© CejaDa sinistra Matteo Pagliarani (Italia), Elisabeth Hidén (Svezia), Peter Meedendorp (Paesi Bassi), Katharina Schobersberger (Austria), Rudolfs Pulkstenis (Lettonia)
In gioco, a breve, c'è la ridefinizione della PAC, la Politica Agricola Comunitaria. "Abbiamo prodotto un documento - precisa Pagliarani - con le nostre indicazioni sulla PAC. È un testo condiviso che tiene in considerazione le esigenze di aziende agricole, guidate da giovani, di tutta Europa, quindi con esigenze profondamente diverse l'una dall'altra. Però l'obiettivo è comune: non diminuire il budget, anzi, aumentarlo dove possibile, e l'indipendenza del budget da politiche di condivisione".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itMatteo Pagliarani
"È giunto il momento - si legge nel documento Ceja - di riconoscere l'urgente necessità di mettere i giovani e le loro aspirazioni al centro della PAC. Con il 6,5% degli agricoltori di età inferiore ai 35 anni nel 2020, l'11,9% sotto i 40 anni e il 33,2% sopra i 65 anni (Eurostat, 2022), l'agricoltura dell'UE sta invecchiando in modo persistente, con tutte le conseguenze che ciò comporta per il dinamismo dei territori rurali, l'attuazione degli obiettivi di sostenibilità – compresa l'azione per il clima e la mitigazione – e la capacità di produrre alimenti mantenendo l'identità delle nostre regioni e dei nostri paesaggi. Nel 2020 l'età media degli agricoltori dell'UE era di 57 anni. Il ricambio generazionale è una sfida per l'agricoltura, ma anche per la società nel suo complesso. Il divario di età si raddoppia con il divario di genere. Tra tutte le agricoltrici dell'UE, solo il 4,2% ha meno di 35 anni, mentre il 42% ha più di 65 anni".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itParte della delegazione dei giovani agricoltori europei durante il ritrovo in Emilia Romagna
"E poi il budget va speso bene, in maniera mirata, e deve arrivare in gran parte agli agricoltori. Al giorno d'oggi, invece, si disperde in troppi rivoli e chi produce davvero riceve solo le briciole", conclude Pagliarani.