"Esperienza coltivata" è il nuovo claim che racconta l'identità di OP Mita, una realtà che ha fatto dell'agricoltura una missione tramandata nel tempo.
"Il nostro claim racconta una storia che affonda le radici nella terra che lavoriamo ogni giorno – spiega Michele Nelli Tagliafierro, direttore commerciale – La nostra competenza nasce da anni di cura, studio e pratica costante. Coltivare per noi significa ascoltare il ritmo delle stagioni e nutrire il suolo con rispetto. Ogni germoglio custodisce un sapere tramandato. Ogni raccolto riflette la passione, l'inventiva e la laboriosità di chi ci mette le mani e il cuore. Così, insieme ai nostri prodotti portiamo sulla tavola l'essenza di un'esperienza maturata, o meglio, coltivata giorno dopo giorno, stagione dopo stagione".
© Op Mita
Una visione che prende forma concreta nella struttura di OP Mita, che riunisce l'attività produttiva di circa 80 aziende agricole associate, distribuite tra Campania, Basilicata, Calabria, Lazio, Toscana, Abruzzo, Puglia ed Emilia-Romagna, per un totale di oltre 1000 ettari coltivati. Una rete solida, costruita sul valore della cooperazione e su un approccio agricolo che mette al centro la qualità, la continuità e il legame con il territorio.
Il finocchio, ortaggio simbolo della tradizione agricola italiana, continua a rappresentare un pilastro fondamentale nel mercato del fresco, grazie alla sua disponibilità per tutto l'anno. Un'azienda in attività da oltre 70 anni ne ha fatto il proprio core business, come racconta il direttore commerciale: "Questa referenza non è stata scelta, ma rappresenta la naturale prosecuzione di un lavoro iniziato 70 anni fa dal fondatore della nostra realtà. Rappresenta quindi la nostra storia e ci ha accompagnato nel tempo, in un mercato in continua evoluzione. Un patrimonio culturale e agricolo che si intreccia con la posizione dell'Italia come primo produttore mondiale di finocchio. Questa referenza incontra meno concorrenza estera rispetto ad altre".
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"La produzione attuale si concentra nella zona del Fucino, da giugno a ottobre, essendo l'unico areale di produzione nel periodo estivo. In questa fase, stiamo movimentando circa 60 tonnellate al giorno; dopo di che ci sposteremo successivamente in altre aree di coltivazione come Puglia, Calabria, Basilicata, Molise e Campania. Tuttavia, l'estate comporta naturalmente un calo sia nella produzione sia nei consumi: al momento il finocchio è presente nel nostro assortimento, ma con volumi ridotti rispetto al periodo invernale".
Il finocchio si conferma il prodotto chiave di OP Mita, grazie alla sinergia produttiva tra le aziende associate presenti in diverse regioni italiane – dall'Abruzzo alla Puglia – che, operando in areali complementari, garantiscono una continuità produttiva, per un totale di circa 30.000 tonnellate annue. I finocchi coltivati dai soci si distinguono per la resistenza agronomica della pianta, la brillantezza del bianco del grumolo e per caratteristiche organolettiche come croccantezza ed elevata aromaticità.
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L'impegno dell'azienda si riflette anche nei formati offerti, che vanno dal prodotto sfuso a quello confezionato, per soddisfare le esigenze sia del mercato nazionale che internazionale: "Forniamo principalmente GDO sia nazionale che estera", afferma Tagliafierro, sottolineando l'importanza della distribuzione organizzata nella strategia commerciale.
La dedizione nella coltivazione e distribuzione del finocchio non solo perpetua una tradizione familiare, ma rappresenta anche una risposta alle dinamiche di un mercato agricolo in continuo cambiamento. Tale dedizione assicura che il finocchio continui a essere un prodotto di punta, valorizzando il ruolo dell'Italia come leader mondiale nel settore.
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