Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Mario Massoud, di Biomass:

"La qualità delle ciliegie provenienti dal Libano è eccellente in questa stagione"

La stagione delle ciliegie libanesi è in corso, segnata da un calo significativo dei volumi, ma compensato da frutti di prima categoria e da una solida domanda locale e internazionale. Mario Massoud, amministratore delegato della Biomass, azienda produttrice di ciliegie biologiche e convenzionali, parla della campagna in corso e delle prospettive del settore delle drupacee in Libano.

© Biomass

"Quest'anno la stagione è breve: è iniziata ai primi di maggio e terminerà a metà luglio, anziché a fine agosto come di consueto. Le condizioni meteorologiche avverse durante la fase di fioritura hanno causato una perdita di volume del 60% rispetto a una stagione tipica. Tuttavia, la qualità delle ciliegie libanesi è davvero eccellente. I frutti sono succosi, sodi e croccanti", commenta Massoud.

In questa stagione, l'offerta insufficiente ha relegato i produttori libanesi al solo mercato locale. Massoud spiega: "Ci sono state poche esportazioni, principalmente verso i mercati limitrofi di Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait e Giordania. Tuttavia, la maggior parte della produzione viene venduta localmente. Il calo di resa ha anche portato a un aumento dei prezzi, che sono raddoppiati rispetto alla scorsa stagione".

© Biomass

Il cambiamento climatico sta mettendo a dura prova i coltivatori libanesi di drupacee, ma le soluzioni non mancano. "Stiamo attualmente valutando la possibilità di estendere la produzione ad altre regioni. Come tutti sanno, il Libano è caratterizzato da rilievi montuosi di alta quota con diversi microclimi e molte aree sono favorevoli alla produzione di drupacee e non sono ancora state sfruttate. Un'altra possibilità è l'introduzione di nuove varietà, precoci o tardive, che potrebbero mitigare gli effetti del cambiamento climatico", afferma Massoud.

© Biomass

Storicamente, il Paese è stato un esportatore di drupacee premium verso diversi mercati, tra cui i Paesi del Golfo, l'Europa orientale e il Nord Africa. Secondo Massoud, gli operatori del settore stanno lavorando per riconquistare questo ruolo strategico. "Siamo fortunati a trovarci in una regione favorevole alla produzione di drupacee e in una posizione strategica, al crocevia dei mercati: ci vuole un'ora per trasportare i nostri prodotti in Grecia e da una a tre ore per consegnarli nel Golfo. Negli ultimi anni abbiamo avuto problemi a causa della situazione in Medio Oriente e del cambiamento climatico, ma attualmente stiamo facendo tutto il necessario per sviluppare i mercati".

"Facciamo affidamento su varietà locali di qualità premium, come la ciliegia Ferouani, simile alla Regina e molto richiesta in Europa. Inoltre, stiamo lavorando allo sviluppo varietale per adattarci ai cambiamenti climatici e stiamo investendo nel potenziamento delle infrastrutture logistiche necessarie per l'esportazione, nel miglioramento degli standard di produzione e confezionamento e nell'ottenimento delle certificazioni necessarie per soddisfare gli standard dei mercati di destinazione", continua Massoud.

© Biomass

Soprattutto, gli esportatori libanesi sperano in una rapida soluzione politica che permetta loro di tornare sul mercato saudita. Dal 2021, infatti, l'Arabia Saudita ha vietato l'importazione di prodotti ortofrutticoli libanesi a causa di controversie diplomatiche. Massoud sottolinea: "Il mercato saudita è sempre stato molto importante per noi. So che il nostro governo e le ambasciate stanno lavorando attivamente per risolvere la questione il prima possibile, si spera già a partire dalla prossima stagione".

"Oltre all'Arabia Saudita, vogliamo incrementare le nostre esportazioni di drupacee in tre aree principali: i Paesi del Golfo, il Nord Africa (in particolare l'Egitto, uno dei nostri mercati tradizionali) e l'Unione europea. Crediamo che questi mercati possano apprezzare i nostri frutti premium, la cui stagionalità ci offre un vantaggio competitivo, e stiamo già osservando segnali di potenziale domanda in Europa".

© Biomass

"Alla Biomass condividiamo l'impegno nazionale per rilanciare la popolarità delle ciliegie e delle drupacee libanesi. Siamo certificati biologici per il mercato europeo e abbiamo ottenuto la certificazione GlobalGAP per le ciliegie convenzionali. Inoltre, siamo in fase di ottenimento della certificazione sociale SMETA. Non vediamo l'ora di avviare già da ora nuovi contatti, in vista della stagione 2026", conclude Massoud.

Per maggiori informazioni:
Mario Massoud
Biomass
+961 3 444 623
mario.massoud@biomass.bio / info@biomass.bio