Tiene banco il tema dei ritardi nelle piattaforme CEDI per lo scarico dell'ortofrutta. Anche se il problema non sembra risolvibile nell'immediato, almeno sta nascendo un dibattito sul tema con la speranza che chi di dovere ne abbia consapevolezza e trovi delle soluzioni.
Una testimonianza viene da Andrea Severi, direttore dell'operatore logistico RLA: "Anche a noi capitano talvolta simili inconvenienti, con autisti che sono costretti ad aspettare ore effettuare per lo scarico. E, fra l'altro, il problema è ancora più grave con il 'secco' che non con il 'fresco'. Di certo, qualcosa per migliorare la situazione è necessario farla".
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Secondo Severi, servono più collaborazione e dialogo a tutti i livelli. "Sarà mai possibile raggiungere un dialogo con le piattaforme CEDI, affinché possa migliorare il lavoro di tutti? Sarebbe meglio anche per loro, non solo per noi. Penso, ad esempio, al problema di reperimento e gestione della manodopera che caratterizza tutte le imprese, CEDI comprese".
"In secondo luogo – continua – ci vorrebbe più collaborazione fra vettori. Giocare a carte scoperte fra noi trasportatori aiuterebbe a riempire i carichi, effettuando così meno viaggi. Forse non inciderebbe molto, ma sarebbe un primo passo e si abbasserebbero i costi. Anche perché il nostro è un lavoro altamente stagionale, con 7 mesi a pieno regime e 5 mesi molto più tranquilli".
"Ci sono troppi colli di bottiglia lungo la filiera – incalza Severi – che causano questi disguidi ormai insostenibili. Dalla polverizzazione delle aziende rispetto ai pochi destinatari delle merci, fino alle infrastrutture inadeguate alla mole di traffico. Spesso si ha inoltre il problema di trovare autisti qualificati che sappiano muoversi con abilità di fronte alle difficoltà quotidiane delle consegne", conclude il direttore.