Il mercato indiano dei mirtilli sta attraversando una fase di transizione a causa del cambiamento delle stagioni di importazione. Secondo Gagan Khosla, amministratore delegato di NGK Trading Co, i commercianti devono far fronte a un'offerta limitata, a costi di trasporto elevati e all'evoluzione delle preferenze dei consumatori.
"La disponibilità è ridotta perché siamo tra due stagioni", osserva Gagan. "I volumi dal Perù stanno aumentando e mi aspetto arrivi di mirtilli a partire dalla settimana 28. Il Perù detiene la quota di mercato maggiore, seguito dal Cile e dagli Stati Uniti, favoriti dalla costanza dell'offerta e dalla qualità. Queste origini guidano la domanda dei consumatori, anche se le lacune stagionali mettono a rischio l'accesso per tutto l'anno".
Nel frattempo le quotazioni sono elevate a causa dei volumi bassi. "I prezzi sono piuttosto alti, ma quando inizieranno ad arrivare i volumi, saremo in linea con le stagioni passate - prevede Gagan - A partire da luglio l'offerta peruviana dovrebbe stabilizzare i costi, allineandosi alle tendenze storiche".
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Secondo Gagan, nuove origini potrebbero diversificare l'offerta. Spera di poter accedere al Marocco e alla Tunisia, ma i protocolli di quarantena delle piante sono ancora assenti e bloccano le importazioni. "Avere accesso alla frutta del Marocco o della Tunisia pareggerebbe un po' i conti, ma non abbiamo un protocollo con questi Paesi, quindi i mirtilli non possono essere importati. Inoltre, il potenziale ingresso del Sudafrica potrebbe influenzare la concorrenza, offrendo un approvvigionamento più vicino per ridurre i costi di trasporto".
I costi di trasporto, in particolare quello aereo, rimangono un ostacolo importante. "La spesa maggiore oggi è il trasporto aereo - spiega Gagan - La capacità di movimentare container oceanici con frutta di qualità ottimale è fondamentale per espandere le dimensioni del mercato, dato che i prezzi si allineeranno alle aspettative del mercato di massa".
"Inoltre, le tariffe hanno dato una spinta ai volumi. Una riduzione dal 30 al 10% l'anno scorso ha abbassato i prezzi, aumentando le importazioni. Con la riduzione dei dazi all'importazione, le quotazioni si sono rimodulate e i volumi sono aumentati, rendendo i mirtilli più accessibili", osserva Gagan.
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Gagan sottolinea: "Qualità, calibri e disponibilità costante sono importanti - afferma - Le preferenze dei consumatori si stanno spostando verso una maggiore qualità, con alcuni acquirenti che pagano per frutti più grandi e dal sapore migliore. Le confezioni più grandi, come i tubi da 200 grammi, potrebbero presto guadagnare terreno, riflettendo un cambiamento nelle preferenze dei rivenditori".
"Mentre il marchio e la qualità costante sono gli elementi che distingueranno i coltivatori migliori, gli operatori commerciali che bilanciano i costi, la qualità e l'accesso al mercato influenzeranno il panorama delle importazioni, posizionando la frutta per una più ampia diffusione in India", conclude Gagan.
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Gagan K Khosla
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