Il passaggio dell'uragano Erick lungo le coste di Oaxaca e Guerrero non ha causato danni alla coltivazione del mango messicano. La tempesta ha raggiunto il Paese dopo che la raccolta in quelle regioni era già stata completata.
"Avevamo già finito di esportare da Oaxaca e Guerrero. Fortunatamente l'uragano non ha influito sul raccolto", ha dichiarato Yamil Gómez Cid, coordinatore fitosanitario nazionale dell'Associazione messicana degli esportatori di mango (EMEX).
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"La stagione del mango è attualmente in pieno svolgimento negli stati occidentali di Jalisco, Nayarit e Sinaloa. La situazione è migliorata a Nayarit, dove si temeva una scarsa produzione a causa delle piogge atipiche. Ora c'è molta frutta sugli alberi, quindi pensiamo che sarà una buona campagna. Si prevede un aumento della produzione tra il 5 e l'8% rispetto all'anno scorso".
L'uragano Erick non ha causato danni diretti, ma il settore agricolo continua ad affrontare rischi strutturali. "La mosca della frutta rimane il principale ostacolo fitosanitario, soprattutto per l'accesso ai mercati internazionali. Controllare il numero di mosche della frutta è fondamentale per le esportazioni", ha sottolineato Gómez.
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Il cambiamento climatico è una sfida crescente. L'uragano Erick è passato da tempesta tropicale a categoria 3 in dodici ore, un esempio di fenomeni meteorologici sempre più estremi. "Nel 2023 un uragano a Jalisco ha causato danni significativi alle piantagioni. Ci sono ancora aree in fase di recupero".
Gli Stati Uniti continuano a essere la principale destinazione del mango messicano. Vi è destinato quasi il 94% delle esportazioni, soprattutto per motivi logistici. Le spedizioni verso altri mercati, come quello europeo, sono più impegnative a causa dei requisiti di certificazione e delle loro preferenze per determinate varietà.
"Paesi come il Perù hanno una posizione più forte in Europa, soprattutto con la varietà Kent. Il Messico esporta principalmente Tommy Atkins, con alcune varietà Kent e Ataulfo. L'Ataulfo è apprezzato per il suo sapore, ma la sua durata di conservazione più breve ne limita la competitività per le esportazioni marittime. Il trasporto aereo è un'opzione, ma è costoso. È una complicazione logistica ed economica", ha dichiarato Gómez.
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La stagione 2025 del mango messicano sta procedendo senza grandi interruzioni dopo il passaggio dell'uragano Erick, ma deve affrontare sfide continue legate alla salute delle piante, alle condizioni climatiche estreme e alla diversificazione del mercato. L'industria deve continuare ad adattarsi a queste condizioni per sostenere la propria capacità di esportazione nel medio e lungo termine.
Per maggiori informazioni:
Yamil Gómez Cid
Asociación de Exportadores de Mangos de México
(EMEX)
Messico
+52 33 1527 4889
[email protected]
mangoemex.com