Il 2024 è stato l'anno della scoperta o, per meglio dire, dell'amore a prima vista tra l'azienda agricola Dalzini e una selezione di melone della Meridiem Seeds che avrebbe preso successivamente un accattivante nome commerciale.
È quanto racconta il 25enne Luca Dalzini dell'omonima società agricola a gestione familiare, giunta alla quarta generazione. "La nostra storia aziendale ha avuto origine dal mio bisnonno, originario di Canedole, il quale un tempo operava come agricoltore nell'alto mantovano - dice Luca - Successivamente, la mia famiglia si spostò nuovamente nell'area di origine, in cui terreni ben si prestano alla coltivazione del melone. Oggi, su una superficie complessiva di 85 ettari, ne abbiamo 35 ettari coltivati a meloni, angurie e zucche. Ma è stato grazie a un rappresentante della Meridiem Seeds (Emanuele Lodi) se abbiamo scoperto nel 2024 un melone che ci ha del tutto conquistati".
L'azienda Dalzini è rimasta talmente colpita, che ha deciso di acquistare tutta la semente disponibile per il biennio 2025- 2026, con l'intenzione in prospettiva di ottenere l'esclusiva dalla Meridiem Seeds sul melone che, nel frattempo, ha preso il nome evocativo di Smeraldo.
Luca spiega: "La prima volta che ho affettato questo melone, sono rimasto molto colpito dalla sua colorazione verde brillante. Vedendo quel colore, però, non ero certo di come i clienti potessero reagire. Ecco che perciò abbiamo pensato a un nome che valorizzasse proprio la sua caratteristica ed è nato così Il marchio Smeraldo. Mentre infatti visto dall'esterno, questo melone sembra un liscio comune, con la buccia di un pallido verde lattiginoso o quasi avorio, all'interno cela il suo segreto. Una polpa di un verde vivace, così intensa e luminosa, da richiamare il colore più puro di uno smeraldo lucente".
© MERIDIEM SEEDS
La consistenza della polpa è succosa, fresca e vellutata al palato, il tenore zuccherino raggiunge i 16 gradi Brix, La pezzatura si presta al confezionamento di 5 frutti nel formato 30x40. L'azienda Dalzini ha per ora destinato una superficie di 1,5 ettari a questa specialità, ma con l'intento di investire maggiori superfici.
"Se il clima si mantiene, Smeraldo sarà in raccolta fino a settembre, grazie ai trapianti a scalare da marzo a metà giugno. Lo vendiamo ai grossisti dei principali mercati del Nord Italia", dice Luca, spiegando anche la politica di prezzo dell'azienda Dalzini: un prezzo adeguato al mercato.
La pianta del melone Smeraldo è molto robusta: "Con gli sbalzi climatici che abbiamo avuto a maggio, quando le temperature si sono notevolmente abbassate, abbiamo potuto apprezzarne la resistenza e la rusticità. Non è entrata in stress, come altre tipologie di melone".
© MERIDIEM SEEDS
Tutte le lavorazioni: raccolta, lavaggio, cernita e incassettamento avvengono con grande accuratezza: "La selezione dei frutti migliori la facciamo a ogni step, con l'occhio di chi li ha visti crescere, come fossero i nostri bambini. Ai miei meloni, non lo nego, io ci sono affezionato. Faccio l'agricoltore per scelta, e devo dire che è stata la scelta migliore che abbia fatto in 25 anni!"
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