François Moran, titolare dell'azienda Tropibana attiva al MIN di Rungis, è un convinto sostenitore della banana proveniente dalla Guadalupa e dalla Martinica, che già suo padre commercializzava nel più grande mercato ortofrutticolo del mondo. "È una banana che presenta numerosi punti di forza: è francese, europea e ha un ottimo gusto. Prima che prendessi le redini dell'azienda, era l'unica origine che mio padre vendeva. Oggi, purtroppo, mi ritrovo a commercializzare tante banane della Guadalupa e della Martinica quante americane. Vorrei aumentare le vendite di questa origine, ma farlo è sempre più difficile".
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Costretti a diversificare per rispondere alla domanda
Il nuovo equilibrio nelle vendite del grossista si è consolidato negli ultimi mesi, a seguito dei problemi produttivi che hanno colpito le isole francesi: "Abbiamo affrontato gravi difficoltà di approvvigionamento a causa di perturbazioni meteorologiche che hanno colpito le bananicolture tra ottobre, novembre e dicembre 2024, protraendosi fino ai primi di gennaio 2025. I volumi sono calati, la qualità e i calibri ne hanno risentito e abbiamo registrato ritardi significativi nelle consegne via nave. Una situazione complessa, che ci ha costretti a rivolgerci ad altre origini per soddisfare le richieste della clientela".
Difficoltà a competere su prezzo e calibro
Sebbene la situazione si sia stabilizzata, l'origine francese fatica oggi a riconquistare le quote di mercato cedute tra i clienti di Tropibana. "In passato ero un forte oppositore della banana americana. Ma i problemi produttivi di qualche mese fa mi hanno spinto a passare a tale origine, e tornare indietro oggi è molto complicato. Alcuni clienti restano fedeli alla banana francese, ma altri si sono abituati alle alternative e non vogliono più cambiare, soprattutto per motivi economici. Tutti vogliono la banana della Guadalupa e della Martinica, ma quando si tratta di pagarne il giusto prezzo, l'entusiasmo cala drasticamente. Bisogna capire che la banana francese non compete ad armi pari con quelle americane o africane. Il valore riconosciuto al produttore non è comparabile, e la carenza o l'assenza di prodotti autorizzati per il trattamento delle banane penalizza lo sviluppo della produzione, limitando volumi e calibri. I consumatori francesi chiedono frutti di calibro grande, ma per ottenerli occorre poter trattare".
Un'origine ancora strategica per il mercato parigino
In un contesto altamente competitivo, la banana della Guadalupa e della Martinica rimane comunque un'origine strategica per il bacino parigino. "Purtroppo la banana francese sta perdendo quote in alcune aree di consumo, complice una forte pressione promozionale a favore dei frutti americani e africani. Tuttavia, il mercato di Parigi continua a essere un punto di riferimento per questa origine. E non va dimenticato che un abitante delle Antille su quattro vive nella Francia metropolitana (232.400 secondo l'INSEE), un fattore che contribuisce in modo significativo a sostenere la domanda di banana francese".
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François Moran
Tropibana
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