Dopo i primi progetti condotti dal Gruppo Schwarz nel 2022, la carta Cup Plant si è ormai affermata sul mercato come materiale da imballaggio sostenibile. Finora impiegata esclusivamente per frutta e verdura biologica, il produttore OutNature GmbH ha già ricevuto le prime richieste anche per prodotti convenzionali.
"Drupacee e pomacee, così come gli agrumi, sono gruppi di prodotti particolarmente promettenti, poiché alcuni degli imballaggi utilizzati sono realizzati con fibre convenzionali che possono essere sostituiti con relativa facilità sui macchinari già in uso dai produttori. Ciò significa che con la carta Cup Plant si possono ottenere risultati concreti nel campo degli imballaggi sostenibili, e in tempi piuttosto rapidi", riferisce l'ufficio vendite della OutNature GmbH.
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Thomas Strieder (a sinistra) e Marcel Petrick erano tra i rappresentanti della OutNature GmbH al Biofach di quest'anno a Norimberga.
Ottimo rapporto qualità-prezzo
Uno dei fattori che a volte ha ostacolato il progresso è la difficoltà nell'approvvigionamento delle materie prime. "Sebbene l'attuale mercato delle materie prime non sia più così limitato come negli anni precedenti, è soggetto a una certa volatilità, che non facilita il lavoro degli operatori di questo segmento. Il nostro mix di materiali ci consente, in linea generale, di garantire una maggiore stabilità nell'approvvigionamento e di compensare le normali oscillazioni del mercato. Tuttavia, soprattutto nel settore della carta da macero e riciclata, dobbiamo far fronte alle forti fluttuazioni che inevitabilmente hanno un impatto anche sulla nostra politica di acquisto e sui prezzi. Attraverso azioni lungimiranti e una politica di approvvigionamento sostenibile, cerchiamo di compensare o regolare le principali variazioni di prezzo mediante economie di scala e strategie di approvvigionamento diversificate".
Nel frattempo, la concorrenza nel campo delle soluzioni di imballaggio sostenibili per prodotti alimentari e non, è intensa e diversificata, secondo l'esperto di fibre di Neckarsulm. Molte aziende e istituti di ricerca stanno attualmente lavorando allo sviluppo di imballaggi innovativi ed ecocompatibili che soddisfino le esigenze dei consumatori moderni. "In termini di rapporto qualità-prezzo, la nostra carta Cup Plant si distingue nettamente dalla concorrenza. Offre alta qualità a prezzi equi e viene già utilizzata con successo in diverse applicazioni. La carta Cup Plant è attualmente composta per il 35% da fibre di Cup Plant, una pianta che ricresce rapidamente ed è ecocompatibile", sottolineano i rappresentanti dell'azienda, descrivendo il valore aggiunto di questa sofisticata soluzione di imballaggio.
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Applicazioni precedenti nel settore ortofrutticolo. In senso orario: mirtilli biologici, mele Cameo biologiche per Kaufland, pomodori ciliegino biologici per Lidl Austria e mele Bioland per Lidl Germania.
La carta Cup Plant è robusta ed estremamente resistente, il che a sua volta contribuisce a proteggere i prodotti confezionati. L'operartore evidenzia: "La produzione della carta Cup Plant è efficiente sotto il profilo delle risorse e richiede meno energia rispetto alla carta convenzionale. Inoltre, nel processo di estrazione delle fibre non vengono utilizzati agenti chimici. La coltivazione della Cup Plant favorisce la biodiversità del suolo e sostiene la conservazione degli ecosistemi locali. Un ulteriore vantaggio è che la carta Cup Plant può essere prodotta a livello regionale, riducendo così i trasporti e, di conseguenza, l'impronta di CO2".
Riutilizzo e ricarica degli imballaggi
Il futuro si presenta particolarmente promettente per il settore di frutta e verdura. "Gli imballaggi in carta Cup Plant si sono già affermati con successo sul mercato e sono utilizzati da aziende come Kaufland e Lidl per il confezionamento di frutta e verdura", sottolineano i responsabili dell'azienda. Inoltre, si prevede che il regolamento PPWR sugli imballaggi promuoverà ulteriormente l'uso della carta Cup plant.
"Secondo il PPWR, gli imballaggi devono contenere una certa percentuale di materiale riciclato e il quantitativo di materiale utilizzato deve essere ridotto al minimo indispensabile. Inoltre, le aziende devono implementare sistemi per il riutilizzo e la ricarica degli imballaggi. La carta Cup Plant risponde già a molti di questi requisiti, grazie a una produzione efficiente in termini di risorse e a un'impronta ambientale ridotta. Ci aspettiamo quindi che il regolamento PPWR promuova ulteriormente l'uso della carta Cup Plant, rafforzandone il ruolo sul mercato degli imballaggi", concludono all'azienda.
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