Se la stagione delle angurie in Mauritania è andata abbastanza bene, la situazione è più delicata per il prodotto marocchino. "La stagione mauritana è iniziata poco prima di aprile e sta volgendo al termine. Abbiamo registrato adeguati volumi e la stagione è andata abbastanza bene. Attualmente stiamo passando alla produzione marocchina, ma stiamo incontrando alcune difficoltà. I campi sono stati colpiti da grandinate a maggio, seguite da un'ondata di calore, che ha influenzato la produzione in termini di quantità e calibri. Di conseguenza, i frutti che raccogliamo sono di piccolo calibro, con un peso compreso tra 8 e 10 kg, e stiamo faticando a evadere tutti i nostri ordini a causa della mancanza di prodotto", spiega David Giro, responsabile vendite per l'export e il mercato francese.
© Dalia Group
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Offerta limitata a fronte di una domanda sostenuta
L'offerta è quindi limitata e insufficiente a soddisfare una domanda piuttosto sostenuta. "Le giornate molto belle e soleggiate che abbiamo avuto di recente hanno favorito il consumo di angurie. Tuttavia, al momento non ci sono molte angurie disponibili sugli scaffali, nonostante la domanda sostenuta. Siamo anche all'inizio della stagione delle drupacee e le primizie vengono ancora vendute a prezzi piuttosto alti", afferma David.
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Egitto: un mercato in crescita
Di fronte a questa carenza di prodotto, che inevitabilmente porta a prezzi piuttosto elevati per la stagione, Dalia Group sta cercando di collaborare con nuove fonti. "Oltre alle difficoltà causate dagli eventi climatici, la legislazione ci impedisce di espanderci in Marocco. A causa della siccità che ha colpito il Paese, il re ha introdotto una legge che limita a 2 ettari per produttore l'areale di angurie, una coltura che richiede molta acqua. Per continuare a servire i nostri clienti, dobbiamo cercare altre fonti per integrare i nostri volumi attuali. Pertanto, al momento siamo interessati all'Egitto, un mercato in espansione. La produzione deve ancora migliorare, ma la qualità è decisamente migliore rispetto al passato e i frutti assomigliano sempre di più alla varietà marocchina. Anche l'Algeria è una fonte che vale la pena esplorare. Recentemente ho avuto l'opportunità di vedere delle angurie provenienti da questo Paese, che sembravano di qualità piuttosto buona", conclude David.
© Aurélie Pintat | FreshPlaza.it
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