Il Cile ha appena concluso una stagione delle ciliegie caratterizzata da volumi elevati e prezzi bassi, ma con una forte domanda in Asia. La Cina è la destinazione principale, mentre mercati come l'India e gli Stati Uniti stanno guadagnando terreno.
"Frutas de Chile, l'organizzazione che riunisce i principali esportatori di frutta del Paese, ha chiuso un'intensa stagione internazionale con una serie di attività in Asia, Stati Uniti e America Latina, tracciando la strada per consolidare la posizione della frutta cilena sui mercati più esigenti del mondo". Lo ha confermato il suo presidente, Iván Marambio, dopo aver partecipato a missioni commerciali in Giappone, Cina e Stati Uniti.
© Frutas de Chile
Le ciliegie cilene stanno senza dubbio consolidando la loro posizione come prodotto di punta, con 625mila tonnellate esportate nell'ultima stagione, corrispondente a 125 milioni di casse da 5 kg e un +51% rispetto alla campagna precedente. L'aumento dei volumi è stato accompagnato da un calo dei prezzi, ma nonostante ciò, "la domanda è stata sostenuta e tutta la frutta è stata venduta", sottolinea Marambio.
Il mercato asiatico, con la Cina come principale destinazione, rimane importante per il settore. Il recente tour ha permesso a Frutas de Chile e alle autorità sanitarie di progredire nei negoziati per migliorare l'accesso fitosanitario, soprattutto per le ciliegie. "La Cina ha una grande produzione interna, ma la frutta cilena si distingue per dolcezza, consistenza e qualità. I consumatori asiatici richiedono frutti di grandi calibri, croccanti e dolci", afferma Marambio.
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Inoltre, Frutas de Chile sta mettendo in atto una strategia per promuovere le ciliegie anche fuori stagione, al fine di aumentare la consapevolezza dei consumatori riguardo al prodotto. "Vogliamo mostrare l'intero processo produttivo delle ciliegie, dalla coltivazione al loro arrivo sul mercato, soprattutto in Cina", continua Marambio.
L'espansione non si ferma qui. Mercati come India, Vietnam, Indonesia e Brasile stanno diventando sempre più importanti. Nel caso dell'India, il presidente ha dichiarato di aver visitato il Paese quattro volte negli ultimi 18 mesi e ha sottolineato la crescita delle esportazioni di kiwi e mele. Il Brasile, da parte sua, si è posizionato come il terzo mercato per la frutta cilena, con spedizioni di ciliegie, kiwi, uva da tavola, mele e mirtilli.
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Per quanto riguarda le difficoltà, la logistica rimane una questione delicata. "Costi elevati, ritardi nei trasporti e mancanza di container rappresentano i principali ostacoli per le operazioni", afferma Marambio, esprimendo preoccupazione per i dazi applicati dagli Stati Uniti, che possono sembrare di modesta entità (10%), ma potrebbero influire significativamente sui margini d'esportazione.
L'Europa, che riceve il 20% delle esportazioni totali, attribuisce grande importanza agli standard elevati e rimane un mercato importante per prodotti come mirtilli, kiwi, mele e uva da tavola. "Lavoriamo tutto l'anno per diversificare le nostre destinazioni, migliorare la qualità dei prodotti e aumentare la domanda", conclude Marambio.
Per maggiori informazioni:Iván Marambio
Frutas de Chile
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