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Nonostante un leggero calo nei volumi

Le banane continuano a rappresentare il prodotto più importato dalla Russia

La Russia resta un importante importatore di frutta e verdura fresca, con circa 7 milioni di tonnellate importate negli ultimi anni. Questo la colloca al quarto posto a livello mondiale, dopo Stati Uniti (22,5 milioni di tonnellate), Germania (9,0 milioni), Paesi Bassi (7,3 milioni), Cina (6,5 milioni di tonnellate) e Regno Unito (5,7 milioni di tonnellate).

Dall'inizio della guerra in Ucraina, la Russia ha cessato di pubblicare dati ufficiali su importazioni ed esportazioni. Le attuali stime si basano quindi sulle esportazioni dichiarate dagli altri Paesi verso la Russia. Sebbene questi dati rappresentino la fonte più affidabile disponibile, possono risultare imprecisi a causa della complessità delle rotte commerciali. Anche le poche informazioni rese pubbliche da alcune fonti (russe) sono spesso discutibili. Il valore complessivo delle esportazioni di frutta e verdura verso la Russia è stimato tra i 4,5 e i 5 miliardi di euro, con la Turchia che contribuisce per circa 0,8 miliardi e l'Ecuador tra 0,6 e 0,7 miliardi di euro.

© Fruit & Vegetables Facts

Prima dell'embargo del 2014, la Russia importava oltre 8 milioni di tonnellate
Negli ultimi due anni, a giudicare dai dati sulle esportazioni di altri Paesi verso la Russia, le importazioni russe sono state inferiori rispetto al passato. Prima dell'embargo del 2014, la Russia importava oltre 8 milioni di tonnellate di frutta e verdura all'anno. Negli anni successivi, sono scese a 6,8 milioni di tonnellate nel 2020 e 2021, secondo le statistiche russe sulle importazioni. Sulla base dei dati sulle esportazioni, in quegli anni sono state spedite in Russia tra 7,2 e 7,5 milioni di tonnellate. Più di recente, le importazioni sono scese a meno di 7 milioni di tonnellate.

Le banane guidano le importazioni
Le banane rappresentano di gran lunga il prodotto più importato dalla Russia, con circa 1,5 milioni di tonnellate all'anno, provenienti quasi esclusivamente dall'Ecuador. Tuttavia, negli ultimi anni si è registrato un leggero calo nei volumi importati. Al secondo posto si collocano i mandarini, comprese le clementine. Sebbene non ci siano dati ufficiali, si stima che il volume si aggiri intorno alle 700mila tonnellate. La Turchia è il principale fornitore della Russia per i mandarini, seguita da Marocco e Sudafrica.

Altre importazioni rilevanti variano tra le 300mila e le 400mila tonnellate, e includono pesche, nettarine, mele, pomodori, arance e uva da tavola. Pesche e nettarine provengono principalmente dalla Turchia, con forniture aggiuntive da Uzbekistan e Azerbaigian. Nel 2024, la maggior parte delle mele importate dalla Russia proveniva dall'Azerbaigian, sostituendo la Moldavia come principale fornitore che però rimane il secondo fornitore, seguita da Serbia, Turchia, Cina e Sudafrica. I pomodori vengono importati principalmente da Azerbaigian, Cina, Turchia, Kazakistan e Armenia. Le arance provengono da Egitto, Turchia e Sudafrica, mentre l'uva da tavola proviene soprattutto da Uzbekistan e Turchia, con volumi minori dall'India.

© Fruit & Vegetables Facts

L'Ecuador è il principale fornitore di frutta e verdura per la Russia ma, negli ultimi anni, il suo volume di esportazione è sceso da 1,6 milioni di tonnellate a 1,25 milioni di tonnellate, costituito quasi interamente da banane. La Turchia è il secondo fornitore, con 1,13 milioni di tonnellate esportate lo scorso anno, in calo significativo rispetto agli anni precedenti. La flessione è stata più evidente per mandarini, limoni e uva da tavola, mentre le esportazioni di pesche hanno raggiunto un livello record.

Esportazioni in crescita dai Paesi dell'Asia centrale
Le esportazioni dell'Uzbekistan verso la Russia hanno registrato un'impennata, raggiungendo quasi 1 milione di tonnellate nel 2024, rispetto alle sole 340mila tonnellate del 2023. I prodotti principali sono cavoli e uva da tavola. Oltre alla Russia, anche le esportazioni uzbeke verso altri Paesi come il Kazakistan e il Pakistan sono cresciute significativamente. Complessivamente, l'Uzbekistan ha esportato 2,2 milioni di tonnellate di frutta e verdura lo scorso anno, con un forte aumento anche delle importazioni.

In crescita le esportazioni dall'Iran
Le esportazioni cinesi di ortaggi verso la Russia sono aumentate lo scorso anno, raggiungendo le 640mila tonnellate, sebbene inferiori alle oltre 700mila tonnellate registrate nel 2018. I mandarini sono il prodotto principale, seguiti da carote, pomodori e pompelmi. Anche l'Iran ha aumentato le sue esportazioni verso la Russia, raggiungendo circa 600mila tonnellate. Peperoni, kiwi, cavoli e arance sono i prodotti principali. Le esportazioni dell'Azerbaigian sono cresciute fino a circa 550mila tonnellate, con pomodori e cachi come prodotti principali. Anche il Kazakistan sta esportando di più verso la Russia, per lo più cipolle, con 365mila tonnellate spedite lo scorso anno, rispetto alle 210mila tonnellate del 2023.

Volumi inferiori dall'Egitto
Le esportazioni dall'Egitto verso la Russia sono diminuite drasticamente, scendendo al di sotto delle 200mila tonnellate negli ultimi anni. Le arance rappresentano il principale prodotto esportato. Le esportazioni di frutta del Sudafrica verso la Russia sono rimaste stabili, oscillando tra 280mila e 290mila tonnellate, principalmente arance, mandarini, limoni e pere. Le esportazioni del Marocco verso la Russia sono invece crollate, passando da oltre 200mila tonnellate nel 2020 a soli 11.000 tonnellate nel 2024, per lo più mandarini.

Moldavia
Anche le esportazioni della Moldavia verso la Russia sono diminuite significativamente negli ultimi anni, scendendo a meno di 100mila tonnellate. Le mele rimangono il prodotto d'esportazione più importante della Moldavia verso la Russia.

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Per maggiori informazioni:
Jan Kees Boon
Fruit and Vegetable Facts
fruitvegfacts@gmail.com
www.fruitandvegetablefacts.com