"Conservazione post raccolta mantenendo inalterata la qualità: oltre a patate e pere, il nostro corroborante è risultato idoneo per conservare anche kiwi, mele, carote, zucche e cipolla". La società cesenate Agribiotechnology comunica che il corroborante "Olio di semi di girasole" offre una protezione verificata ed efficace, "creando una barriera esterna sui frutti e tuberi immagazzinati. Questa barriera è essenziale, poiché rimuove l'ossigeno dal substrato, contrastando uno dei principali fattori di deterioramento durante la conservazione".
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Nel settore agricolo, un'innovazione significativa è emersa con l'approvazione, lo scorso 9 agosto 2024, del Decreto Ministeriale del 30 maggio da parte del Ministero della Sovranità Alimentare (MASAF) per il prodotto corroborante denominato "Olio di semi di girasole".
"Dopo alcuni anni di assenza dal mercato, Agribiotechnology ha ripreso le sue attività ottenendo buoni risultati, e le previsioni per l'anno prossimo sono incoraggianti. L'obiettivo è consolidare e ampliare ulteriormente la nostra presenza sul mercato, recuperando il terreno perso negli anni passati", si legge in una nota aziendale.
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"È importante sottolineare che l'olio di semi di girasole non è un fitosanitario e non crea difetti visivi né altera le caratteristiche organolettiche dei prodotti ortofrutticoli (odore e sapore). La sua approvazione è stata anche inserita nei disciplinari di Produzione Integrata dalla Regione Emilia-Romagna, segnando un passo importante verso pratiche agricole più sostenibili e innovative. Con l'implementazione di questi nuovi metodi, Agribiotechnology si pone come pioniera in un campo che promette di migliorare significativamente la qualità dei prodotti agricoli e, di riflesso, la soddisfazione dei consumatori".
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Il dettaglio dell'uso di questo corroborante
Le sostanze oleofile, in particolare gli acidi grassi presenti nell'olio di semi di girasole, rallentano il processo di respirazione dei vegetali. Questi acidi grassi agiscono sottraendo l'ossigeno dalla matrice degli alimenti biologici, contribuendo così a ridurre i processi di invecchiamento cellulare legati al sistema enzimatico. Il risultato è un notevole miglioramento della qualità dei prodotti frigo-conservati.
L'applicazione dell'olio tramite termo-nebulizzazione in post-raccolta, non solo minimizza la perdita di peso durante la conservazione a freddo, ma riduce anche i danni meccanici che si possono verificare durante il trasporto e la manipolazione; infatti urti, compressioni e frizioni possono compromettere la durata di conservazione dei prodotti ortofrutticoli.
"In un contesto dove l'attenzione alla sostenibilità e alla salute dei consumatori è in costante crescita il prodotto risulta essere un'ottima soluzione a un basso impatto ambientale", conclude la nota.
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