La settimana di Pasqua è stata davvero di 'passione' in diverse zone d'Italia. Da nord a sud si sono registrati eventi meteo estremi e, in taluni casi, ci sono stati danni alle coltivazioni. Nel nord d'Italia la zona della Valle d'Aosta e del nord del Piemonte hanno registrato piogge intense, con picchi di 300-400 mm di pioggia in poche ore che hanno provocato frane e alla allagamenti. In Lombardia forti raffiche di vento hanno danneggiato le serre di alcune imprese agricole.
© Benny Porcelli
Ma anche in alcune zone del sud d'Italia ci sono stati eventi preoccupanti. Per buona parte della scorsa settimana, raffiche furiose hanno sferzato le regioni del Sud Italia, in particolare la Puglia, provocando danni. A essere state danneggiate (in alcuni casi anche fortemente) risultano le coltivazioni di ortaggi e frutta, sia in pieno campo sia sotto serra, compromettendo molti beni strumentali, strutture di copertura e spazzando via film termoplastici. I danni maggiori si registrano nei vigneti da tavola, ceraseti e mandorleti.
"C'è da rimboccarsi le maniche e andare avanti, per non vanificare i sacrifici compiuti finora, consapevoli che nessuno potrà intervenire in nostro aiuto - dice l'imprenditore pugliese Benny Porcelli - Registriamo danni economici, organizzativi e agronomici. I venti di scirocco, con raffiche superiori ai 70-80 km/h, oltre a far volare le coperture hanno spezzato alcune componenti di sostegno delle strutture. Dato che il risveglio vegetativo è partito ormai da qualche settimana, queste rotture verranno ripristinate con interventi artigianali. La maggior parte degli impianti regionali sono coperti da strutture obsolete, poco resistenti di fronte a eventi meteorologici così significativi. Anche i nuovi vigneti messi a dimora con varietà seedless di recente introduzione diventano vulnerabili, poiché ospitati da coperture datate".
Nella provincia di Bari le raffiche hanno superato i 100 km/h.
© Benny Porcelli | © Benny Porcelli |
"Una vera e propria settimana di passione, per noi viticoltori, dopo i recenti timori sulle gelate. I segni evidenti delle burrasche sono visibili persino sulle piante, con foglie e parti apicali che si mostrano ad esempio compromessi, spezzati o con ferite. Non escludiamo dunque un calo delle rese. Le piante si trovano nelle fasi più delicate ed essenziali per poter contare su una buona resa e ottenere un anticipo nella raccolta".

