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Il gelo in Romania causa gravi danni alle drupacee

In Romania, la scorsa settimana, i coltivatori di drupacee si sono trovati ad affrontare condizioni meteo estreme. Le temperature gelide si sono protratte per cinque notti consecutive. Bogdan Baianu, amministratore delegato e co-fondatore dell'azienda rumena d'esportazione di prodotti ortofrutticoli Cerasus Grup Romania, riferisce: "Da domenica 6 a venerdì 11 aprile, la Romania è stata colpita da un'ondata di gelo con temperature notturne che hanno toccato i -5 °C e massime diurne che non hanno superato i 3 °C. In alcune aree si sono registrati addirittura picchi di -8 °C. In passato abbiamo già avuto gelate di questo tipo, ma mai per cinque giorni consecutivi. Gli alberi da frutto hanno subito ovviamente un forte stress, con conseguenze particolarmente gravi su colture sensibili come ciliegie, pesche, nettarine, albicocche e susine".

Queste condizioni di gelo hanno avuto un effetto devastante sulla produzione di drupacee in Romania. Baianu spiega: "Per quanto riguarda pesche, nettarine e albicocche, si stima che tra il 90 e il 100% dei raccolti sia andato distrutto. La nostra azienda è specializzata soprattutto nelle ciliegie e, per questa coltura in particolare, i danni a livello nazionale sono stimati tra il 70 e l'80%. Considerata la bassa produzione prevista, ci aspettiamo ciliegie di calibro superiore in questa stagione. Ogni frutteto ha subito danni in misura diversa, ma in tutti i casi ci saranno meno frutti sugli alberi, e quindi calibri maggiori. È difficile prevedere l'andamento dei prezzi perché, con volumi così ridotti, l'offerta rischia di non essere sufficiente a soddisfare la domanda di mercato".

© Cerasus Grup Romania

Per l'azienda di Baianu, però, potrebbe esserci un barlume di speranza, poiché i loro frutteti non sono stati colpiti quanto quelli del resto del Paese. Baianu afferma: "La nostra azienda rifornisce i principali supermercati in Romania e metà della nostra produzione fresca viene esportata in Paesi Bassi, Belgio, Francia, Spagna e Italia. Siamo anche tra i principali fornitori di ciliegie destinate all'industria di trasformazione in Italia. Pertanto, i danni riguardano tutti questi prodotti. La buona notizia è che avremo comunque una certa disponibilità, perché ci troviamo all'estremo nord della Romania, con uno dei frutteti più settentrionali del Paese. Fortunatamente, la nostra produzione non è stata colpita in modo così grave come nel resto del Paese. Non fraintendetemi, non significa che sarà una buona annata: sarà comunque una delle peggiori stagioni in termini di volume per le nostre ciliegie, ma il danno si limita a circa il 60% della produzione".

Come membro di un'associazione di produttori, Baianu si impegna a supportare l'intero comparto, garantendo che tutte le ciliegie trovino uno sbocco sul mercato. "Anche noi quest'anno ci aspettiamo calibri maggiori. È ancora presto per definire con precisione cosa riusciremo a fare, ma crediamo di poter offrire ai mercati disposti a pagare di più, un prodotto premium, grazie al nostro packaging di alta qualità e al nostro marchio. Tuttavia, non forniamo solo le ciliegie di nostra produzione. Pur avendo i nostri campi, rappresentiamo anche un'organizzazione di produttori della nostra zona, composta da molti coltivatori che coltivano sia ciliegie destinate all'industria sia drupacee di qualità premium. Cerchiamo di dare il nostro supporto e di integrare tutte le ciliegie disponibili sul mercato. Ciò significa che prenderemo in carico l'intero raccolto, lo selezioneremo accuratamente e gli troveremo un mercato, perché crediamo che ci sia sempre un mercato per qualsiasi tipo di ciliegia".

© Cerasus Grup Romania

La situazione per i coltivatori di drupacee è estremamente critica, tanto che potrebbe portare alcuni di loro alla bancarotta, se non riceveranno un adeguato supporto finanziario. Baianu sottolinea: "I coltivatori romeni si trovano in una condizione drammatica e, come organizzazione, stiamo cercando di fare pressione sul governo. Chiediamo un intervento urgente per sostenere questi produttori, poiché le perdite subite sono così gravi che senza aiuti adeguati da parte del nostro ministero, molti di loro non riusciranno a sopravvivere economicamente. E questo è grave: alcuni coltivatori potrebbero letteralmente dichiarare bancarotta se non dovessero ricevere alcun tipo di aiuto. I loro campi sono stati distrutti a tal punto che la produzione non si riprenderà facilmente la prossima stagione, bisogna fare di più. Forse possiamo sostenere i coltivatori attraverso prestiti agevolati e sussidi garantiti dallo Stato, in modo che possano continuare a operare e superare questa grave crisi".

"Il 2025 ci dimostra quanto sia importante la resilienza in agricoltura e quanto fragile possa essere un raccolto di fronte a condizioni meteo impreviste. Come Panere, faremo tutto il possibile per far arrivare il maggior numero possibile di ciliegie rumene alla destinazione giusta in tutta Europa in questa stagione", conclude Baianu.

Per maggiori informazioni:
Bogdan Baianu
Cerasus Grup Romania ( Panere ®)
+40 740 025216
bogdan@panere.ro
panere.ro/en