Nel 2024 il valore delle esportazioni totali di merci del Perù ha raggiunto i 74,664 miliardi di dollari, con un aumento del 15,6% rispetto all'anno precedente e un record assoluto. Questa crescita, ben superiore alla media regionale dell'America Latina (4%), segue la tendenza alla ripresa osservata dopo la pandemia.
Da parte sua, il settore delle esportazioni agroalimentari non tradizionali del Perù ha registrato un totale di 11,553 miliardi di dollari di spedizioni all'estero, un valore che rappresenta un aumento del 21,6% rispetto all'anno precedente. Il settore ha mantenuto un tasso di crescita medio del 13,4% negli ultimi cinque anni e ha consolidato la sua posizione come uno dei pilastri del commercio estero peruviano.
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All'interno di questo segmento le esportazioni di frutta e verdura fresca hanno raggiunto 8,283 miliardi di dollari e rappresentano il 72% di tutte le esportazioni agroalimentari. Questo sottogruppo ha registrato una crescita del 17% rispetto al 2023. Mirtilli, uva, avocado e asparagi sono alcuni dei prodotti più importanti, con destinazioni di esportazione principalmente negli Stati Uniti, in Europa e in Asia.
I mirtilli sono in cima alla classifica, con 1,25 miliardi di dollari di vendite negli Stati Uniti, 484 milioni di dollari nei Paesi Bassi e 106 milioni di dollari in Cina. L'uva si è piazzata al secondo posto, con 833 milioni di dollari di vendite negli Stati Uniti, 260 milioni di dollari nei Paesi Bassi e 141 milioni di dollari in Messico. In quest'ultimo caso, il volume è stato influenzato da un raccolto anticipato dovuto a fattori climatici alla fine del 2023.
Le esportazioni di avocado sono state destinate principalmente a Paesi Bassi (409 milioni di dollari), Spagna (282 milioni di dollari) e Stati Uniti (164 milioni di dollari). Gli asparagi hanno continuato a essere richiesti nei mercati tradizionali come Stati Uniti (276 milioni di dollari), Spagna (46 milioni di dollari) e Regno Unito (33 milioni di dollari).
Nel complesso, le principali destinazioni del settore agricolo non tradizionale sono gli Stati Uniti, con una quota del 35% (4,086 miliardi di dollari), seguiti da Paesi Bassi (1,866 miliardi di dollari), Spagna (798 milioni di dollari), Cile (447 milioni di dollari) e Regno Unito (445 milioni di dollari). Tutti questi mercati hanno registrato una crescita annuale superiore al 10%.
In alcuni mercati sono state osservate variazioni eccezionali. È il caso di Malesia (135%), Indonesia (232%), Hong Kong (32%), Belgio (89%) e Brasile (67%), che hanno importato prodotti come mirtilli, uva, cacao e frutta congelata.
Un totale di 2.536 aziende ha spedito prodotti agricoli non tradizionali nel 2024, il 73% delle quali erano micro, piccole e medie imprese. I prodotti sono stati distribuiti in 143 mercati e hanno coperto 599 voci tariffarie.
Entro il 2025 si stima che il valore delle esportazioni di prodotti agricoli non tradizionali potrebbe raggiungere i 12 miliardi di dollari, anche se ciò dipenderà da fattori quali il clima, la domanda internazionale e l'evoluzione dei costi logistici.
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