Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Prezzi in risalita

Orticole: il mercato esce dal letargo

Sembrano ravvivarsi le dinamiche del mercato orticolo su scala nazionale, dopo un periodo durato molte settimane (vedi Freshplaza del 14/02/25) e contrassegnato da un'impasse. Un'attesa impennata delle richieste e dei consumi prende il posto di una fase di fiacca.

"Menomale che la GDO, nei mesi scorsi, ci ha permesso di lavorare – dice Gino Puccia, operatore commerciale al mercato ortofrutticolo di Vittoria (RG) – Se fosse dipeso dai mercati generali, saremmo rimasti in più di un'occasione a braccia conserte. Nessuna accusa nei confronti di alcuno; si è trattato di un rallentamento dei consumi che ha fatto raffreddare l'interesse per le orticole al dettaglio. Se questo andamento sia stato fisiologico o sia dipeso da fattori macroeconomici, non sono in grado di valutarlo".

Gino Puccia

"D'altronde, le previsioni degli analisti economici e finanziari dimostrano la loro attendibilità solo a consuntivo dei bilanci – ironizza Puccia – Certamente la crisi c'è e si avverte maggiormente nelle famiglie con reddito medio basso. In molti fanno fatica ad arrivare a fine mese e la spesa energetica è al primo posto delle preoccupazioni in questa nuova fase globale che possiamo osare già definire un'economia di guerra. Tuttavia, la sensazione che si ha da venerdì della settimana scorsa a oggi è quella di un mondo che sembra essersi svegliato da una sorta di letargo".

"E con il risveglio dei mercati all'ingrosso, si palesa anche il ritorno ai consumi – aggiunge Puccia – Forse che il superamento dei mesi più freddi abbia spostato le quote della spesa domestica dalla voce bollette a quella alimentari, orientandosi finalmente verso frutta e verdura?"

Gino Puccia, nonostante il suo approccio cauto al contesto socioeconomico legato alla commercializzazione ortofrutticola, in realtà compie un'analisi più che sensata del periodo storico attuale. Certo, non entra a fondo nei dettagli, ma come lui stesso ribadisce: "le previsioni degli analisti economici e finanziari dimostrano la loro attendibilità solo a bilancio consuntivo", ovvero quando la storia si è consolidata e può essere raccontata a posteriori.

Tornando ai fatti più pratici del mercato ortofrutticolo di Vittoria, il rialzo della richiesta ha fatto migliorare le quotazioni alla produzione. Ed è sempre Puccia a fornire un quadro dei prezzi: "Il momento commerciale è tornato a essere favorevole per il comparto produttivo, a partire dalla merce rossa, intesa come pomodoro da mensa".

Pedane in partenza

Prezzi pomodoro
"Il pomodoro tondo liscio – rivela l'esperto – si colloca al momento in un range tra 0,90 e 1,50 euro al kg; il ciliegino da 1,30 a 1,80, con punte di 2,00 euro al kg; il datterino rosso tra 1,50 e 2,50 euro al kg; midi plum (piccadilly e pixel qui sono unificati) da 1,00 a 1,60 euro al kg; costoluto da 0,90 a 1,20 euro al kg. Il pomodoro verde insalataro oblungo, invece, oscilla tra 0,50 a 1,10 euro al kg; il datterino giallo delude ancora con una forbice tra 1,00 e 1,60 euro al kg. L'ampiezza della forbice dipende dal fatto che stanno per ultimarsi le produzioni di alcuni areali, con arrivo al mercato di merce un po' stanca (spesso sgrappolata), mentre le produzioni fresche quotano molto di più".

Prezzi delle altre orticole
"Tutte le restanti orticole stanno andando abbastanza bene o, quantomeno, sono in linea con il periodo, a eccezione della zucchina – spiega ancora Puccia – Il cetriolo spinoso siciliano quota da 0,80 a 1,00 euro al kg; la melanzana tonda da 0,80 a 1,10 euro al kg; la melanzana lunga da 0,90 a 1,20 euro al kg; la viola da 1,00 a 1,40 euro al kg; il peperone rosso e giallo si alternano col prezzo più alto. Al momento però il giallo segna 1,80 -2,00 euro al kg; il rosso 1,60-1,90 euro al kg. Infine, la zucchina, come anticipato, è l'unica referenza a soffrire di un prezzo basso e si colloca tra 0,40-0,50 euro al kg. La speranza, come sempre, è che i prezzi restino a livelli soddisfacenti per il comparto produttivo e senza esagerazioni al dettaglio. A noi commercianti, l'equilibrio negli anelli estremi della filiera sta molto a cuore".

Per maggiori informazioni:
Gino Puccia
+39 336 888 227
[email protected]

Articoli Correlati → Vedi