L'ottima notizia è che nel giro di due anni la penetrazione dei cetrioli ha guadagnato 5 punti percentuali, quando la verdura in generale ha una penetrazione praticamente stabile, anche perché acquistata dalla quasi totalità delle famiglie italiane.
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La penetrazione è quell'indicatore che ci dice quale percentuale di famiglie italiane nell'ultimo anno terminante, in questo caso a gennaio 2025, ha acquistato un prodotto, in questo caso i cetrioli, almeno una volta. Quando questo indicatore è in crescita, significa che più famiglie hanno almeno provato il prodotto ed è questo il modo più veloce di crescere per un produttore: allargare la propria base acquirenti.
Secondo i dati dell'Osservatorio Permanente YouGov Shopper Intelligence dunque, negli ultimi dodici mesi terminanti a gennaio 2025, la penetrazione dei cetrioli ha superato quota 45%.
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Se la positività di questo indicatore si somma poi a una maggiore frequenza di acquisto, significa che il prodotto è stato provato, è stato gradito e quindi acquistato più volte.
Nel caso dei cetrioli la frequenza di acquisto è salita in due anni di circa mezzo punto, portandosi a 6,5 a totale. La penetrazione è sostenuta dalla vendita di prodotto a peso variabile ed è proprio il prodotto che aumenta anche la frequenza di acquisto.
Nonostante la predominanza del peso variabile, i canali di vendita più piccoli, come negozi di frutta e verdura e mercati, vedono sempre meno acquirenti mentre i punti vendita della grande distribuzione vedono salire la propria penetrazione con supermercati in testa alla classifica, seguiti da discount e ipermercati. Esiste comunque una forte sovrapposizione dei canali, ricordiamoci che gli acquirenti sono poco fedeli e che in media in un anno visitano circa 9 insegne.
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Un altro aspetto da considerare è che il prodotto sfuso permette una scelta più personale della quantità da acquistare, questo è molto congeniale a chi desidera evitare gli sprechi ma si è tradotto in una abitudine di diminuire il prodotto negli atti di acquisto. Nell'ultimo biennio, la quantità di cetrioli acquistata ogni volta è passata da oltre 0,8 kg a circa 0,75 kg, diminuendo di conseguenza l'importo pagato di circa il 14%.
© Anna Sedneva | DreamstimeLe famiglie acquirenti cetrioli si possono descrivere soprattutto come residenti nel Nord Est e nel Centro del Paese, di nuclei medi e grandi e comunque non monocomponenti, e con il/la responsabile acquisti di età dai 45 anni in su.
A cura di:
Daniela Mastropasqua
Business Development Manager | Consumer panel YouGov
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