Quasi tutti gli intervistati in Italia e Danimarca collegano uno stile di vita sano a un'alimentazione equilibrata, con quasi il 70% che si impegna attivamente in questa direzione. In Italia, circa metà della popolazione dichiara di seguire regolarmente un'alimentazione sana, e 1 persona su 4 lo fa da oltre tre anni. In Danimarca, poco più della metà degli intervistati afferma di scegliere consapevolmente cibi salutari.
Sono solo alcuni dei dati rilevati dall'Osservatorio 100 Giorni Sani, presentato lo scorso 25 febbraio, a Sana Food, da Toluna, agenzia specializzata nel digital market research, in collaborazione con Channel Marketing Company e con il contributo progettuale di Claudia Maccarini (LightUp Italia).
Un momento della presentazione dell'Osservatorio 100 Giorni Sani a Sana Food
L'indagine ha esaminato le percezioni, le abitudini e le tendenze legate allo stile di vita e all'alimentazione fuori casa di 4.000 persone, di cui 3.000 in Italia e 1.000 in Danimarca. Lo studio si è svolto in due fasi: la prima in primavera-estate e la seconda in autunno-inverno, concentrandosi sui comportamenti nei 100 giorni precedenti l'osservazione.
In Italia, le tendenze principali sono a includere nella propria dieta frutta e verdura di stagione, cibo naturale e/o biologico e a porre un alto livello di controllo nella lettura degli ingredienti, facendo estrema attenzione agli elementi considerati "nocivi" per la salute, ad esempio gli additivi, i conservanti, gli Ogm e i grassi.
In Danimarca, l'alimentazione sana è associata al concetto di beneficio per la salute, dunque al cibo che in modo naturale è ricco di sostanze nutrienti, quali vitamine, sali minerali e Omega 3, oppure che è fatto solo con ingredienti "naturali", dando rilievo anche ai prodotti biologici.
Una curiosità: in Italia, circa il 49% degli intervistati associa l'alimentazione sana alla dieta mediterranea, coerentemente con la cultura enogastronomica del Paese, mentre solo il 17% circa dei danesi è della stessa opinione. D'altra parte, in Danimarca circa il 19% degli intervistati considera il plant-based un cibo sano, mentre in Italia, dove evidentemente è poco conosciuto, solo il 7% condivide questa valutazione.
L'impatto delle differenze culturali sull'alimentazione sana
L'Osservatorio ha esplorato la "cultura" e l'interpretazione delle classificazioni dei prodotti legati a un'alimentazione sana e naturale, rivelando interessanti differenze tra Italia e Danimarca. Queste differenze evidenziano come lo stile di vita influenzi conoscenze e abitudini di consumo.
Termini come "biologico", "vegano", "vegetariano" e "prodotto da agricoltura sostenibile" sono comuni in entrambi i Paesi. Tuttavia, alcune definizioni sono comprese in modo diverso. In Italia, l'84% degli intervistati comprende il concetto di "filiera controllata e certezza dell'origine", rispetto al 54% in Danimarca. I "prodotti a km zero" sono noti all'89% degli italiani, mentre solo il 54% dei danesi ne conosce il significato. Al contrario, il termine "halal" è ben compreso dal 76% dei danesi, ma solo dal 36% degli italiani. Per quanto riguarda le categorie legate alla "salute", gli alimenti "arricchiti da, privi di, a basso contenuto di" sono più riconosciuti in Italia rispetto alla Danimarca.
Stile di vita sano: come viene interpretato dai diversi target
L'Osservatorio 100 Giorni Sani ha analizzato i comportamenti di diverse fasce d'età per comprendere meglio il mercato. I Silver, over 56, rappresentano il gruppo più numeroso, sia in Italia che in Danimarca, con una forte propensione alla spesa e un buon livello culturale. Sono adattabili e utilizzano i social in modo sufficiente. I Contemporary, tra i 40 e i 50 anni, hanno un reddito inferiore ai Silver e una spesa più ponderata. Sono digitali e sociali. Gli Young, tra i 30 e i 39 anni, sono i consumatori "2.0" che acquistano principalmente online e parlano inglese quotidianamente. Sono molto social e condividono esperienze online. I Super Teen, dai 18 ai 29 anni, sono nati nell'era tecnologica e sono sempre connessi. Sono soggetti a informazioni non sempre veritiere online, ma hanno un buon livello culturale.
In entrambe le nazioni, lo stile di vita sano viene percepito positivamente. In Italia, è associato a salute e benessere; i Silver e i Contemporary lo collegano anche alla natura, mentre gli Young e i Super Teen si concentrano sulla cura del corpo e della mente. In Danimarca, lo stile di vita sano è visto come un "buon esempio". Tutti i gruppi associano uno stile di vita sano a una dieta equilibrata e all'esercizio fisico. Gli italiani evitano eccessi alimentari, bevono due litri d'acqua al giorno e vivono a contatto con la natura. Solo i Super Teen sottolineano l'importanza dell'equilibrio tra vita personale e lavorativa. In Danimarca, i Silver apprezzano la natura, i Contemporary evitano alcol e junk food, e tutti concordano sull'importanza di bere acqua.
Un momento della presentazione dell'Osservatorio 100 Giorni Sani a Sana Food
Mangiare sano fuori casa
In Italia, il 97% degli intervistati ha dichiarato di aver mangiato sano fuori casa almeno una volta nei 100 giorni considerati, mentre in Danimarca la percentuale è del 92%. Questo dato è coerente tra le diverse fasce d'età, dimostrando una chiara tendenza verso scelte alimentari sane. Complessivamente, il 68% degli intervistati in entrambi i Paesi cerca di mangiare sano fuori casa come abitudine quotidiana, concentrando questa scelta principalmente durante il weekend (50%).
Analizzando i dati per Paese, in Italia il 71% degli intervistati considera mangiare sano fuori casa una pratica quotidiana diffusa. In Danimarca, questa abitudine è meno comune, con solo il 60% che la adotta regolarmente. In Italia, la tendenza a mangiare sano fuori casa durante il weekend è uniforme tra le varie fasce d'età. In Danimarca, invece, gli over 56 anni mostrano una maggiore coerenza, scegliendo di mangiare sano sia durante la settimana sia nel weekend. Questo comportamento è in linea con il 93% di coloro che ritiene fondamentale un'alimentazione sana per uno stile di vita salutare.
Il 77% degli italiani si dichiara soddisfatto dell'offerta di cibo sano fuori casa, rispetto al 59% dei danesi. Nonostante ciò, il 46% degli italiani ritiene insufficienti le alternative disponibili e il 57% critica la mancanza di informazioni dettagliate nei punti di ristoro, soprattutto riguardo alla provenienza e alla lavorazione degli ingredienti. I danesi sono ancora più critici, con il 71% degli intervistati insoddisfatto delle informazioni fornite.