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Matteo Freddi fa il punto sulla situazione cipolla

Mercato statico, con prezzi nella norma ma poche vendite

"Da un paio di settimane, le vendite di cipolle hanno rallentato parecchio. I prezzi rimangono nella norma, ma le quantità che escono dallo stabilimento non sono elevate". Lo afferma Matteo Freddi, titolare dell'azienda emiliana "Freddi 1926" ed esperto del comparto.

"Ho parlato di questo anche con altri colleghi - continua - e la situazione sembra simile per tutti: il mercato sta attraversando un momento di stasi. Non ci sono grosse differenze fra le diverse tipologie: bianche, dorate o rosse, le richieste sono basse".

A cosa va attribuita questa situazione? "Non è facile capirlo, anche se il mese di febbraio statisticamente non è mai stato generoso in fatto di vendite. Forse l'inflazione, forse il fine mese con meno soldi a disposizione, fatto sta che le vendite non riprendono. I prezzi sono inferiori a quelli delle annate 2024 e 2023, che saranno ricordate per cifre molto buone, però siamo ancora in un range accettabile: non si può dire che questa sia un'annata disastrosa".

Circa le scorte, secondo Freddi "con la dorata italiana si arriverà almeno a metà maggio, così da chiudere il cerchio con le produzioni nuove più precoci. Le bianche termineranno prima, probabilmente a fine marzo o ai primi di aprile. In quel periodo potrebbero già esserci delle cipolle precoci pugliesi, se il meteo lo permetterà, oppure quelle d'importazione".

"Un problema da non trascurare è lo scarto - conclude Freddi - che sta aumentando in maniera proporzionale all'allungamento dei tempi di stoccaggio. Questo non è causato da incapacità dei magazzini o degli agricoltori, ma dalle avverse condizioni climatiche al momento della raccolta".

Per maggiori informazioni:
Freddi 1926 srl
Via Lama, 41
Calerno di S. Ilario d'Enza (RE)
+39 0522 679831
commerciale@cipollefreddi.it
www.cipollefreddi.it