Il dattero Medjool completamente biologico di Boudnib, area di origine della varietà, è tornato sul mercato. Prodotto di punta delle esportazioni agricole marocchine sin dal Medioevo, la produzione di Medjool subì un duro colpo nel 1919 con la diffusione della malattia "Bayoud", che ne causò la scomparsa dal mercato e ne minacciò l'estinzione. Un impegno straordinario da parte dei massimi livelli dello Stato marocchino fino ai coltivatori locali, hanno permesso di rilanciare la produzione commerciale di questi datteri, prima in modo convenzionale e, più di recente, attraverso l'agricoltura biologica.
Abderrahmane Zouhir, amministratore delegato della Krone F&V, afferma: "Il passaggio alla coltivazione biologica dei datteri Medjool è stata una sfida enorme".
Il coltivatore racconta la storia di questa impresa: "Il nostro progetto di coltivazione di datteri Medjool biologici è iniziato nel 2011, nella regione di Boudnib, nel sud-est del Marocco, la culla di questa varietà, da dove sono partite per gli Stati Uniti le prime palme di Medjool all'inizio del XX secolo. La nostra iniziativa era in linea con la visione di Sua Maestà, Mohammed VI, di rilanciare questa industria simbolo del Paese. Dopo quattro o cinque anni dedicati a perfezionare la gestione del ciclo di coltivazione della palma da dattero, abbiamo progressivamente ridotto, fino a eliminare del tutto, l'uso di agrofarmaci e fertilizzanti chimici, adottando metodi alternativi basati su ausiliari naturali, letame e prodotti biologici. Nonostante la nostra lunga esperienza in agricoltura e agronomia, è stata una sfida tutt'altro che semplice".
Zouhir continua: "Nel 2020 abbiamo ottenuto la certificazione biologica Marocco-Ue, seguita nel 2022 dalla certificazione biologica Stati Uniti-Canada. Il prodotto è stato lanciato inizialmente sul mercato marocchino, prima di raggiungere un traguardo decisivo nel 2023 con la nostra prima esportazione sul mercato del Regno Unito. Oggi siamo orgogliosi di offrire il dattero Medjool biologico coltivato nel suo terroir di origine, Tafilalet, nel pieno rispetto dei principi dell'agricoltura biologica".
Le piantagioni di Medjool sono endemiche della regione marocchina e beneficiano di condizioni ottimali di terreno e clima per la coltivazione dei datteri Medjool. Il coltivatore ne descrive il risultato: "È una delle varietà di datteri con i calibri più grandi, caratterizzata da una polpa spessa e una consistenza tenera e succosa, che la rende particolarmente apprezzata dai consumatori. La buccia varia dal marrone ambrato al marrone scuro, a seconda del grado di maturazione. I nostri datteri sono selezionati per il loro perfetto equilibrio tra rugosità della buccia e consistenza morbida, garantendone la qualità premium. In termini di gusto, hanno un sapore ricco e dolce, con note naturali di caramello e miele e un sottile equilibrio tra dolcezza e leggera acidità, caratteristica del terroir di Tafilalet".
Zouhir continua: "I nostri datteri hanno un grado Brix tra 65 e 75, che garantisce una dolcezza naturale senza zuccheri aggiunti, e un livello di umidità controllato tra il 18 e il 26% per preservare la consistenza morbida e garantire una buona conservazione. I calibri disponibili sono super jumbo, jumbo, large, medium e small. Abbiamo appena acquistato una nuova macchina confezionatrice che seleziona i datteri in base a calibro, contenuto di umidità, colore e qualità interna. In termini di valore nutrizionale, i datteri Medjool sono una fonte naturale di energia, ricchi di fibre (per una buona digestione e transito intestinale), potassio, magnesio, rame e ferro, nonché vitamine del gruppo B. Tutti questi fattori, alcuni dei quali sono comuni nei datteri Medjool e altri specifici della nostra regione, conferiscono alla nostra produzione qualità e autenticità riconosciute sui mercati internazionali".
Abderrahmane Zouhir e Hajar Ettayea della Krone F&V a Fruit Logistica 2025
I datteri Mejdool marocchini vengono raccolti tra settembre e ottobre, con una campagna di esportazione che dura per tutto l'anno. "Dopo un lungo processo di maturazione naturale sull'albero, i nostri datteri vengono conservati in condizioni ottimali, grazie alla temperatura controllata, per preservarne la freschezza. Esportiamo il 70% dei nostri datteri, mentre il restante 30% è destinato al mercato locale marocchino. Questa strategia ci consente di rafforzare la nostra presenza internazionale, supportando al contempo la crescente domanda nel mercato domestico", afferma il coltivatore.
La concorrenza sul mercato di nicchia dei datteri Mejhool biologici è limitata a pochi operatori, a causa delle sfide tecniche e sanitarie che ne limitano la produzione in Marocco e nel mondo. Zouhir aggiunge: "I principali concorrenti del Marocco in questo segmento sono Stati Uniti, Giordania, Palestina, Israele e Sudafrica. Questi Paesi coltivano datteri Medjool biologici in aree piuttosto limitate. In Marocco, e più nello specifico presso la Krove F&V, la nostra azienda agricola si distingue come una delle più grandi, con 22.000 palme da dattero distribuite su un'area di 175 ettari. Sebbene anche altri coltivatori marocchini siano passati alla produzione biologica, le loro strutture sono più piccole e con un numero di palme limitato".
Dall'altra parte, la domanda è soddisfacente e in continua crescita. Zouhir spiega: "I nostri datteri biologici Medjool sono stati particolarmente apprezzati sui mercati inglese, tedesco, olandese e francese, dove la loro qualità è riconosciuta per il loro reale valore. Ora stiamo puntando a mercati con un elevato potenziale per i prodotti biologici, tra cui Regno Unito, Europa, Canada, Russia, Azerbaigian e Paesi scandinavi. Attualmente, la maggior parte dei nostri datteri viene esportata in casse da 5 kg alla rinfusa ai riconfezionatori. Questi partner adattano quindi l'imballaggio alle specifiche dei centri di acquisto, soddisfacendo così le preferenze dei consumatori locali".
Le attività della Krone F&V devono invece affrontare una sfida significativa, poiché il Marocco sta attraversando una delle siccità più lunghe e gravi della storia. Zouhir riferisce: "In questa stagione, la nostra produzione di datteri biologici Medjool è stata inferiore rispetto agli anni precedenti, con una predominanza di piccoli calibri. Nonostante queste sfide, rimaniamo impegnati a ottimizzare le nostre pratiche di coltivazione e a investire in soluzioni innovative per migliorare le nostre rese".
Il coltivatore conclude: "Per la prossima campagna, sebbene sia ancora prematuro fornire stime precise, poiché il frutto è attualmente nelle prime fasi di sviluppo, speriamo di raggiungere una produzione di circa 1.000 tonnellate di datteri biologici Medjool. Questa proiezione rimane condizionata da condizioni climatiche favorevoli e da una gestione ottimale delle nostre pratiche di coltivazione".
Per maggiori informazioni:
Abderrahman Zouhir
Krone F&V
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