"Il contesto della frutticoltura, con declinazione drupacee, è drammatico. E' chiaro che occorre fare qualcosa ma, allo stesso tempo, non si possono neppure ripetere le stesse cose che ci diciamo da 25 anni e senza fare mai nulla di concreto". Lo afferma il professor Daniele Bassi (Università di Milano) e coordinatore della sessione Stone Fruit al VIP (Varieties International Project) a Macfrut, (Rimini, 6-7 maggio 2025, scarica qui la locandina).
Il professor Daniele Bassi
"Sul fronte del rinnovo varietale, manca una linea razionale da seguire, in primo luogo da parte dei produttori. Osservo con un certo ottimismo la nascita dei primi club per le pesche e nettarine, perché almeno cercano di seguire un progetto razionale. Deve essere il produttore, meglio ancora la sua organizzazione di produttori, a decidere cosa produrre, ma solo dopo un'attenta analisi di mercato".
Inutile quindi, secondo Bassi, inflazionare ulteriormente il panorama varietale che, nell'ambito delle sole drupacee, annovera a catasto centinaia e centinaia di nomi. "Anche in Spagna vi sono problemi di bulimia varietale, ma almeno lì sono più organizzati e quindi sono stati in grado di razionalizzare l'offerta".
Secondo Bassi "Il contesto è più importante della varietà. Non ha senso accusare sempre la GDO per i prezzi bassi, anche perché vi sono fulgidi esempi di frutta ben pagata ai produttori, quando rispetta le richieste dei consumatori. L'organizzazione deve essere concretizzata nei fatti: le sole parole non portano a migliorare il sistema".
Sul fronte prettamente legato all'innovazione varietale, Bassi afferma che "Le sfide all'adattamento al clima sono una nuova frontiera. Sul pesco, si sta cercando di lavorare al fabbisogno in freddo e in caldo: sono due caratteri difficili e la ricerca in questo ambito è molto complicata. Però il ruolo dei ricercatori è proprio quello di studiare soluzioni a problemi che sembrano insormontabili".
"L'innovazione varietale – conclude il professore – deve partire da reali esigenze del mondo produttivo, il quale deve avere ben chiaro cosa vuole vendere e come. Ma a volte ho l'impressione che il mondo produttivo stesso non abbia le idee ben chiare".
Per maggiori informazioni: www.macfrut.com/nursery