Momento non dei migliori, quello che si registra al mercato ortofrutticolo di Vittoria, dove manca il dinamismo tipico di questo periodo dell'anno. Prezzi stabili, ma con tendenza al ribasso, non fanno certo la felicità degli operatori siciliani all'ingrosso, né tantomeno dei produttori.
Gino Puccia
A parlarne è Gino Puccia, storico concessionario all'interno della struttura mercatale in provincia di Ragusa, il quale pone l'accento sulla "scarsa richiesta, soprattutto da parte dei mercati del Centro e Nord Italia, mentre un po' di movimento in più lo fanno le catene dei supermercati".
"Le cause di questo andamento stagnante probabilmente risiedono nella competizione con i nostri colleghi spagnoli e turchi – spiega Puccia – Specialmente la Turchia sta esportando grandi quantità di pomodoro tondo liscio a grappolo, mettendoci un po' in difficoltà. Non credo che la minore richiesta da parte degli operatori commerciali sia dovuta a una flessione tout court dei consumi, perché le persone devono pur mangiare. Certo, la stagionalità può indirizzare determinate referenze verso un maggiore o minore consumo, ma il pomodoro è uno di quegli articoli che mantengono una posizione abbastanza stabile".
"Dopo la fiera di Berlino, in molti pensavamo che il mercato si sarebbe svegliato grazie a nuovi contatti avviati a Fruit Logistica – rivela l'operatore commerciale – Tuttavia, le eventuali nuove opportunità non si sono ancora palesate. Frattanto, assistiamo a un posizionamento deludente per il datterino rosso, che non riesce a superare i 2 euro al kg (i prezzi sono sempre alla produzione – ndr), mentre il prezzo del datterino giallo è assolutamente sotto gli standard: è un buon prodotto, che viene quotato intorno a 1,40 euro al kg. Considerate le spese di produzione, per le partite buone siamo a pareggio con i costi! A contribuire a questa situazione vi è una massiccia disponibilità di merce in campagna. Molti produttori, reduci dai prezzi altissimi della scorsa estate, quando il datterino giallo arrivava anche a 5 e oltre euro al kg, hanno ben pensato di puntare su questo segmento, ingolfando il mercato. D'altra parte, se i prezzi erano alti, era perché il prodotto scarseggiava. Ancora una volta, si conferma che è l'equilibrio tra domanda e offerta a determinare il valore di un prodotto".
© Gaetano Piccione | FreshPlaza.it
"Stessa cosa per il pomodoro tondo liscio a grappolo che, come già accennato, deve fare i conti con la forte presenza del prodotto turco sui mercati europei – dice l'esperto – e non supera 1 euro al kg per le partite migliori. Il ciliegino si mantiene tra 1,20 e 1,70 euro al kg, a seconda della qualità. Il midi-plum oscilla tra 0,70 e 1,10 euro al kg; il pomodoro verde oblungo tra 1,00 e 1,50 euro al kg. La melanzana, nelle sue tre tipologie (tonda, viola e lunga), si attesta tra 0,70 e 0,80 euro al kg. Va meglio, ma non troppo, per il peperone (giallo e rosso), che va da 1,50 a 2,00 euro al kg. La zucchina oscilla tra 0,70 e 0,90 euro al kg, penalizzando i calibri più grandi. Come l'anno scorso, a difendersi è il cetriolo spinoso, che si mantiene tra 1,00 e 1,30 euro al kg; la tipologia olandese non fa molto testo in produzione dalle nostre parti, nonostante non sia mai amara come gusto".
"Con questi presupposti – conclude Gino Puccia – e con l'avvicinarsi delle temperature più alte, che porteranno maggiori quantitativi di merce dalle campagne, non sarà facile spuntare prezzi migliori di quelli attuali. Ma nessuno ha la sfera di cristallo, per cui attendiamo fiduciosi gli eventi".