Con l'avvicinarsi della stagione delle cipolle egiziane i coltivatori annunciano volumi stabili e l'assenza certa di un divieto di esportazione, al contrario di quanto avvenne due stagioni fa. È quanto afferma Mostafa Medhat, amministratore delegato di Tut Produce.
Il produttore spiega: "Tutto lascia pensare a una campagna stabile, in termini sia di volumi sia di prezzi. A livello nazionale non c'è stato alcun aumento delle superfici, a eccezione degli esportatori per conto terzi che hanno incrementato la loro superficie. Le rese, invece, sono migliorate grazie alle temperature più calde".
In effetti, la stagione precedente a quest'ultima è stata caratterizzata da una carenza globale di cipolle che ha portato a un aumento delle esportazioni egiziane, prima che il governo intervenisse vietando l'export per proteggere il mercato locale. Come logica conseguenza, molti coltivatori egiziani hanno incrementato la superficie coltivata nella scorsa stagione, aspettandosi il persistere della carenza globale. I prezzi sono poi scesi bruscamente, scoraggiando un'ulteriore espansione delle superfici per la campagna successiva.
Secondo Mostafa, quest'anno ci sarà una carenza globale di alcune varietà. "La produzione di cipolle rosse è sufficiente. Tuttavia, ci sarà una carenza di tale prodotto in molte parti del mondo. Stiamo già assistendo a segnalazioni di una mancanza di produzione e a segnali di una forte domanda. Vorrei assicurarvi che la produzione egiziana è sufficiente a coprire il deficit in tutti i mercati".
Sul fronte della logistica il coltivatore prevede una campagna senza intoppi, anche in caso di compresenza di altri prodotti da esportare in centinaia di migliaia di tonnellate. "Abbiamo a disposizione ampie linee di spedizione verso Valencia, Rotterdam, London Gateway, Salerno e altri porti".
Mostafa prevede una forte domanda di cipolle da parte dei mercati dell'Europa sud-orientale, come la Bulgaria e altri Paesi balcanici, oltre ai mercati tradizionali come Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna. "Anche i mercati dell'Africa orientale e occidentale saranno molto dinamici, dato che il governo egiziano sta sovvenzionando le esportazioni verso l'Africa. Ci aspettiamo una ripresa della domanda da parte di Germania e Belgio, a giudicare dall'interesse che abbiamo riscontrato a Fruit Logistica".
Mostafa ha dichiarato di aver notato una nuova tendenza nella domanda di cipolle durante la sua partecipazione a Fruit Logistica 2025 e spiega: "Vediamo che molti acquirenti chiedono cipolle biologiche, al punto che stiamo studiando la loro coltivazione. È un mercato rischioso, con rese ovviamente più basse e costi più elevati, in cui dobbiamo addentrarci con cautela, ma vediamo che è la tendenza e che tecnicamente è una cosa fattibile già nel 2026".
Il coltivatore conclude: "Per il resto, credo che la stagione sarà molto positiva. Noi di Tut Produce abbiamo raddoppiato la superficie coltivata a cipolle rispetto alla scorsa stagione, arrivando a circa 110 ettari. È una scelta che deriva dalla grande richiesta dei clienti e dalla nostra normale crescita come giovane azienda familiare".
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Mostafa Medhat
Tut Produce
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