Il Consorzio VOG, uno tra i pilastri della frutticoltura altoatesina, celebra quest'anno 80 anni di attività (1945-2025), un traguardo che affonda le radici in una visione antesignana e che guarda al futuro con rinnovato impegno.
Klaus Hölzl, che oltre a essere il responsabile vendite del Consorzio VOG, è anche in prima persona un melicoltore, racconta come il successo del consorzio si basi su una prospettiva a lungo termine, una capacità di adattamento alle sfide globali e un forte legame con il territorio e la sua storia.
Klaus Hölzl, Responsabile Vendite del Consorzio VOG
Foto a destra © ArminHuber
Fin dalla sua nascita, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, VOG ha promosso un sistema consortile in cui ogni membro, anche il piccolo produttore, può crescere all'interno di una realtà più ampia. "Ogni frutticoltore pensa nel lunghissimo termine, fino alle prossime generazioni", spiega Hölzl. Questa filosofia è radicata nella natura stessa della melicoltura: "Una pianta di melo impiega diversi anni prima di entrare in produzione e deve rimanere produttiva per almeno 20 anni, e capiamo che l'ottica temporale non può essere di breve momento". Il sistema cooperativo permette di non focalizzarsi sul risultato immediato, ma di costruire un futuro solido per le prossime generazioni.
Il settore primario, pur essendo essenziale, si trova ad affrontare sfide crescenti. Hölzl sottolinea come la revisione dei principi attivi e le questioni geopolitiche, come la situazione nel Mar Rosso, mettano a rischio produzione e commerci. La chiusura del mercato russo e l'imposizione di potenziali dazi statunitensi rappresentano ulteriori ostacoli. Inoltre, il mercato è in continua evoluzione: "Noi facciamo mele, che non sono prodotti industriali, in grado di cambiare da un giorno all'altro per adattarsi al contesto di un consumo dinamico e mutevole. Per questo noi del Consorzio VOG dobbiamo essere attenti a prevede con grande anticipo i cambiamenti in atto, e innovare non solo le varietà ma anche il modo in cui le proponiamo al consumatore".
Nonostante le sfide, Hölzl si mostra ottimista, evidenziando come VOG sia profondamente cambiata negli ultimi 10-15 anni, pur rimanendo fedele al suo prodotto. Il punto di forza del consorzio risiede nella "resilienza" e nella capacità di adattarsi ai cambiamenti. "Siamo stati in grado di portare avanti il nostro sistema fin qui, ci aspettiamo di farlo anche in futuro", afferma, sottolineando l'importanza di essere flessibili e di lavorare ogni giorno per i soci.
Per celebrare gli 80 anni, VOG ha ideato una chiave di lettura originale: il passato come semina, il presente come allevamento e cura della pianta e il futuro come raccolta. Ognuna delle tre "fasi" degli 80 anni verrà illustrata nelle fiere principali dell'ortofrutta: dopo il passato introdotto a Fruit logistica, seguiranno il presente a Macfrut e il futuro a Fruit Logistica. L'obiettivo è ricordare i valori che il consorzio porta avanti da decenni.
Foto © F. Andergassen
Negli ultimi anni si è assistito a un'inversione di tendenza, con le nuove generazioni che mostrano un rinnovato interesse per il mestiere del contadino. "Oggi è un imprenditore che deve essere competitivo, assumersi dei rischi. Far parte di un consorzio multimilionario può sostenerlo nella sua crescita".
Hölzl condivide un legame personale, con VOG, ricordando quando suo padre lo portava da bambino agli eventi di una delle cooperative. "Sono cresciuto in quel contesto", afferma, sottolineando il forte senso di appartenenza e la responsabilità verso i 4.000 soci del consorzio. Questo legame affettivo alimenta il suo impegno nel creare un futuro per le prossime generazioni, auspicando che le sue figlie possano un giorno prendere le redini dell'azienda di famiglia. "Per me sarebbe un sogno trasmettere anche a loro questo mestiere".
Per maggiori informazioni:
www.vog.it