La campagna 2024/25 del settore del mirtillo peruviano ha raggiunto una durata maggiore e una curva di produzione livellata, attribuita a pratiche di potatura ritardate e all'introduzione di nuove varietà. Questo adeguamento strategico ha permesso di allungare il periodo di raccolta, superando le stagioni precedenti in termini di ripresa della crescita e di produzione.
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Mentre il settore si avvia verso la stagione 2025/26, i primi dati indicano prospettive promettenti. Nella prima settimana del 2025 la campagna ha visto la spedizione di 283.822 tonnellate di mirtilli ai mercati globali, segnando un aumento del 53% rispetto allo stesso periodo della campagna 2023/24. Tale volume comprende 251.350 tonnellate di mirtilli convenzionali, con un aumento del 51% rispetto alla stagione precedente, e 32.472 tonnellate di prodotti biologici, con un aumento del 69% nonostante il 5% in meno rispetto alle previsioni iniziali.
In testa alle spedizioni ci sono aziende importanti come Camposol, che ha contribuito al 13% del volume totale con 36.137 tonnellate, seguita da Hortifrut Perú SAC al 10% con 29.602 tonnellate, Agrovisión Perú SAC al 9% con 26.697 tonnellate, Complejo Agroindustrial al 9% con 21.959 tonnellate e Agrícola Cerro Prieto SA al 5% con 14.033 tonnellate, tra le altre.
Luis Miguel Vegas, direttore generale di Proarándanos, osserva: "La campagna 2024/25 del mirtillo peruviano prevede un volume totale di 323.928 tonnellate, superando le stime iniziali del 4,1% e consolidando il Paese come leader mondiale nell'esportazione di questo frutto". Si prevede che questa stagione non solo porterà avanti il trend di crescita registrato prima della crisi di El Niño, ma introdurrà anche frutti di qualità superiore grazie alle varietà più recenti, portando potenzialmente a maggiori ritorni economici per i produttori e gli esportatori del Perù.
Fonte: Blueberries Consulting