Più dell'80% delle piante di castagno presenti nella regione Basilicata derivano dalla trasformazione, a partire dagli anni '60, dei boschi da ceduo da legno a castagneto da frutto.
Si tratta di operazioni delicate, che richiedono tempistiche piuttosto lunghe: dalla ceduazione alla prima produzione occorrono infatti 6-7 anni. Dopo il primo anno dal taglio, sulla ceppaia fuoriescono diversi polloni, in numero variabile. Tra questi, ne vengono selezionati 3-4 su cui si innestato le varietà locali prescelte.
Per sensibilizzare, informare e formare i coltivatori locali, è in programma per domani, mercoledì 4 dicembre (a partire dalle 10:00 e fino alle 13:00) a Trecchina (Potenza) una giornata dimostrativa con visita in un castagneto trasformato nel 2018 in attualità di cultura, in cui è stato effettuato un intervento di innesti.
Nel corso della mattinata, si evidenzierà l'evoluzione del castagneto in questi ultimi anni, descrivendone sia gli aspetti di natura tecnica (il taglio delle piante, la scelta del pollone e l'innesto) sia di natura amministrativa (gli aspetti riguardanti la domanda di taglio all'Ufficio Foresta della Regione Basilicata e il fascicolo aziendale).
Le operazioni colturali normalmente eseguite in un castagneto sono: la gestione del sottobosco mediante trinciatura delle erbe, e la potatura di formazione e di produzione per il ringiovanimento della parte area degli alberi. In Basilicata, la stragrande maggioranze della produzione locale si concentra nel Vulture. In generale, iI sesto d'impianto risulta irregolare.
La giornata dimostrativa sarà condotta da Egidio De Stefano dell'ALSIA.