A Huelva, i terreni sono già pronti per le piante di fragole della stagione 2024/25, coperti e dotati di sistemi di irrigazione. Le prime piante inizieranno ad arrivare la prossima settimana "e il 3 o 4 ottobre praticamente il 100% dei coltivatori procederà con i trapianti", afferma Manuel Piedra di UPA Huelva. "Come negli anni precedenti, si prevede che nelle aziende agricole saranno piantate tra 360 e 370 milioni di piante a un ritmo di circa 9 milioni al giorno per tutto il mese di ottobre generando, nella sola fase di trapianto, circa 10.000 posti di lavoro, tra diretti e indiretti".
"Le temperature e le precipitazioni determineranno se la stagione inizierà prima o sarà ritardata di qualche giorno, poiché le radici si sviluppano meglio e diventano più robuste con le temperature fresche. Idealmente, dopo i trapianti, sarebbero auspicabili delle precipitazioni moderate. La fase dei trapianti è la più critica per le piante e il loro successo dipende dalle condizioni di temperatura e umidità nei 10-15 giorni dopo gli impianti".
"Ci auguriamo di avere un autunno piovoso, con precipitazioni non solo a ottobre, ma anche nei mesi successivi perché, proprio come l'anno scorso, stiamo affrontando restrizioni del 25% nella fornitura di acqua per l'irrigazione e vogliamo evitare a tutti i costi che accada la stessa cosa della scorsa stagione, quando la fornitura di acqua è stata ridotta del 50% e alcune piantagioni hanno dovuto interrompere la produzione in anticipo", afferma Manuel.
"Per quanto riguarda la superficie coltivata, sulla base dei dati in nostro possesso, ci aspettiamo che l'area dedicata alle fragole rimanga invariata o venga leggermente ridotta. La superficie dedicata ai lamponi verrà nuovamente ridotta, mentre quella dei mirtilli potrebbe aumentare. Per quanto riguarda i mirtilli, dobbiamo tenere presente che il volume prodotto registrerà una crescita proporzionalmente maggiore rispetto alla superficie, perché alcune piantagioni degli anni precedenti non avevano ancora raggiunto il loro massimo potenziale produttivo".
Mentre la superficie a mirtilli di Huelva ha superato i 4.500 ettari la scorsa stagione, le fragole rimangono le bacche più importanti della provincia, con oltre 6.000 ettari in produzione. "Huelva si distingue sul mercato europeo delle fragole sia in termini di volume che di qualità. È vero che a dicembre e gennaio, il picco della produzione di fragole fresche in Marocco coincide con il momento in cui iniziano ad arrivare i primi volumi di fragole spagnole, ma il Marocco si concentra sull'industria e, a febbraio e marzo, le ultime fragole della stagione marocchina vanno soprattutto alla trasformazione. Pertanto, nei mesi più forti della stagione, da febbraio ad aprile, prima che inizino le altre produzioni europee, Huelva è praticamente sola sul mercato europeo delle fragole". L'anno scorso infatti, secondo i dati del governo regionale andaluso, oltre il 77% del volume totale della stagione è stato fornito in questi mesi.
"Un altro fattore molto importante da considerare è che in questi mesi freddi, in genere si richiede meno acqua per l'irrigazione. Pertanto, anche se, sfortunatamente, dovremo ancora fare i conti con una restrizione del 25%, dovremmo riuscire comunque a superare senza grandi difficoltà la fase più importante della stagione".
Per maggiori informazioni:
Manuel Piedra
UPA Huelva
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www.upahuelva.es