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Grandi quantità di mele greche potrebbero rimanere invendute

C'è incertezza per la stagione delle mele in Grecia. "La domanda è bassa e i frutti nelle celle refrigerate potrebbero rimanere invendute in questa campagna", afferma Matoula Katsika, responsabile delle esportazioni e delle vendite dell'esportatore di frutta greco A.C. Kissavos. "Negli ultimi mesi la situazione non è cambiata più di tanto. La domanda è ridotta, l'interesse è minimo e ci sono grandi quantità di mele ferme nelle celle refrigerate che non riusciamo a vendere. Direi che, con il passare del tempo, c'è una sorta di incertezza intorno a noi".

Secondo Katsika, c'è molta concorrenza, anche nel mercato interno greco. Siccome i consumatori hanno meno da spendere, tendono a scegliere le opzioni più economiche. "Nel mercato greco assistiamo a un aumento della frutta e della verdura importate e, allo stesso tempo, i prodotti europei rimangono inutilizzati o vengono venduti a prezzi inferiori al costo. Inoltre, gli effetti dell'inflazione sui redditi delle famiglie hanno limitato la domanda dei consumatori. I consumatori ora preferiscono prodotti di dubbia qualità, semplicemente perché sono più economici".

I loro prezzi non possono battere quelli della concorrenza, dato che i coltivatori e gli esportatori greci hanno molti più costi di produzione rispetto a queste importazioni. Spiega Katsika: "I prezzi sono soddisfacenti, ma non c'è interesse. Il problema riguarda principalmente il grado di assorbimento. Inoltre, ci sono anche grandi importazioni di mele che sovraccaricano il mercato greco. Noi facciamo lievitare i nostri costi facendo una gestione integrata della protezione delle piante. I prodotti importati che provengono da Paesi terzi, invece, non applicano nemmeno le regole di base della protezione delle piante e non rispettano i regolamenti dell'Unione europea".

Le ragioni di questa stagione fallimentare sono molteplici, secondo Katsika. "Sicuramente abbiamo ancora circa il 30% del raccolto delle nostre mele, che non sarà venduto. E non dimentichiamo che il raccolto dell'anno scorso in Grecia fu già molto ridotto. Questa recessione globale delle mele è dovuta alla guerra in Ucraina, alla situazione economica dell'Egitto, un Paese che ha assorbito grandi quantità, circa il 60%, delle nostre mele per molti anni, e all'accelerazione della recessione avvenuta con la guerra in Israele. Questa guerra ha costretto a cambiare le rotte di trasporto e a ritardare di molto la consegna dei container".

"Speriamo che tutta questa agitazione finisca in fretta e che la situazione si normalizzi in qualche modo. Abbiamo già iniziato la nuova stagione di raccolta delle ciliegie, anche se l'andamento finora è stato caratterizzato da alti e bassi. Come Kissavos, facciamo del nostro meglio per garantire la qualità e la nostra buona reputazione sui mercati, al fine di incrementare le nostre esportazioni", conclude Katsika.

Per maggiori informazioni:
Matoula Katsika
A.C Kissavos
+30 24940 22261
[email protected]
kissavosgroup.gr

Data di pubblicazione: