Da 17.500 a 21.100: sono le tonnellate di noci importate in Italia nella scorsa campagna. "Per quanto riguarda le noci in guscio - spiega Michele Sciannimanica, direttore de Il Noceto - c'è stato un aumento del 20 per cento. I paesi che hanno maggiormente incrementato le esportazioni verso l'Italia sono stati gli USA con un +35% che li portano ad un totale di 10.700 ton, seguiti dal Cile con un +16% e 3.300 ton e poi dalla Francia con +9% e 5100 ton. Il prezzo medio delle noci importate è sceso da 2.98 euro al kg a 2.19 euro/kg, con una riduzione del 26.5%".
Michele Sciannimanica
I dati emergono dal report delle Nazioni Unite del commercio fra nazioni. Per quanto riguarda le noci sgusciate l'incremento da settembre 2023 è stato addirittura del 50%, passando da 4 a 6000 tons. Il paese da cui abbiamo maggiormente importato è, in questo caso, il Cile con 2.500 ton e un +31%, seguito dagli USA con 1.300 ton con addirittura un +97% rispetto alla campagna precedente. Infine, la Germania con 500 ton e un +20%. Il prezzo medio delle noci sgusciate di importazione è sceso da 5.45 euro/kg a 4.30 euro con un -21%.
"Nel complesso - aggiunge Sciannimanica - quindi possiamo dire che la ridotta produzione del 2023 ha indotto i buyer a spostare i loro acquisti sul mercato estero, per non rischiare di rimanere senza prodotto. Questo aumento di acquisti oltre oceano ha però avuto un impatto altissimo di costi per l'ambiente: sono stati bruciati infatti oltre 110 milioni di litri gasolio in più quest'anno rispetto all'annata precedente. Si calcola infatti che per ogni tonnellata trasportata dall'America in Italia si consumino circa 20 litri di gasolio rispetto ai 7 che servono per la merce prodotta in Italia e trasportata in un raggio di 500 km".
L'OP Il Noceto ha terminato lo stock di noci in guscio, ma continua la produzione di sgusciato seguendo anche le indicazioni di questa tipologia che è in forte aumento in Italia, probabilmente per l'ingresso tra la categoria degli acquirenti anche delle categorie più giovani di consumatori. Quest'anno anche tutti gli altri produttori di noci hanno terminato in anticipo le vendite per cui la campagna 2024 dovrebbe iniziare con zero rimanenze di merce del 2023.
"Ora - conclude Sciannimanica - è ancora presto per fare delle previsioni ma, vista l'entrata in produzione di ulteriori 50 ettari siamo sicuri di poter garantire le forniture ai nostri clienti".
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