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Le considerazioni di Mariano Vinaccia, presidente del Consorzio di tutela Igp

Il Limone di Sorrento si propone sui mercati esteri come trasformato

Dimensioni medio-grosse, forma ellittica e polpa particolarmente ricca di succo con un elevato tenore di vitamina C e sali minerali, e un buon equilibrio tra acidi e zuccheri; la buccia è di medio spessore, molto profumata per la presenza in oli essenziali. Queste le caratteristiche del Limone di Sorrento Igp, un agrume che si presta sia per il mercato del fresco sia per quello del trasformato, come ad esempio per la produzione del limoncello.

"Il limone di Sorrento Igp viene apprezzato in tutta Italia, proprio per le sue proprietà organolettiche che ne fanno un ingrediente molto impiegato in cucina e in pasticceria. In Italia viene venduto fresco ai retailer e destinato in parte all'industria di trasformazione per la realizzazione del limoncello. Questo agrume viene venduto fresco anche all'estero, principalmente alle catene di supermercati del Nord Europa, anche se, essendo un prodotto non trattato né in raccolta né nel post raccolta, preferiamo esportarlo sotto forma di limoncello, per conservarne la bontà". E' quanto spiega Mariano Vinaccia, presidente del Consorzio di tutela del Limone di Sorrento Igp, nonché presidente della cooperativa Solagri.

"In quanto a produttività, nel 2023 sono state raccolte 3500 tonnellate di limone e realizzati 4 milioni di litri di limoncello". Quanto alla campagna di quest'anno, Vinaccia afferma: "La raccolta è cominciata a metà gennaio. Siamo entrati nel vivo da metà febbraio e contiamo di proseguire fino all'inizio di agosto con il picco produttivo. La campagna del fresco terminerà alla fine di ottobre. Quest'anno registriamo una produzione nella media e finora abbiamo già raccolto circa 600 tonnellate di prodotto Igp. Quanto alla remunerazione del prodotto, siamo in linea con le quotazioni dello scorso anno a parità di periodo. Sicuramente gradiremo un maggiore riconoscimento per il nostro prodotto; proprio per questo riteniamo sia necessario che il consumatore possa assaggiare il nostro limone per apprezzarne la bontà".

Area di produzione
Il Limone di Sorrento Igp viene coltivato in tutti i comuni della Penisola Sorrentina e precisamente: Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Sant'Agnello, Sorrento, Vico Equense, oltre che nell'isola di Capri, con i due comuni Capri e Anacapri.

"Sono proprio questi luoghi - prosegue Vinaccia - che avendo un microclima particolare e terreni vulcanici ricchi di potassio conferiscono a questo limone le sue caratteristiche organolettiche. La coltivazione avviene nel cosiddetto 'giardino', caratterizzato dalla presenza dei tipici pergolati realizzati in legno di castagno o in ferro e coperti con reti di protezione e non più con le classiche pagliarelle".

I tipici giardini di limone al di sotto del pergolato realizzato con pali di legno di castagno

La limonicoltura sorrentina ha stretto un legame inscindibile con l'ambiente di produzione, al quale dona non pochi vantaggi: contribuisce alla conservazione del suolo dal dissesto idrogeologico, è elemento fondamentale del paesaggio costiero, influendo in tal modo anche sul turismo.

"La nostra non è una limonicoltura intensiva, ma proprio l'opposto. Qui in penisola Sorrentina ci sono molte piccole aziende e devo dire che, in tempi recenti, molti giovani si stanno cimentando in quest'attività e ne sono orgoglioso, visto che veniamo da decenni di abbandono totale dei giardini di limone. Inoltre, ci tengo a sottolineare che il nostro marchio Igp (indicazione geografica protetta) è particolare, perché riguarda sia il prodotto fresco sia il trasformato".

Dati produttivi
La superficie interessata alla coltivazione del limone di Sorrento nell'area di produzione è di circa 400 ettari, che rappresenta il 60% circa del totale provinciale, pari ai due terzi di quanto si raccoglie nell'intera provincia partenopea. Solagri è la più importante cooperativa dell'area, con oltre 250 soci produttori, per una superficie complessiva di limoneti di oltre 150 ettari (il 42% della superficie limonicola di tutta la penisola sorrentina).