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Tata, la nuova area di produzione orticola del Marocco?

In un momento in cui il cambiamento climatico sta mettendo a dura prova il Marocco, colpito per il sesto anno consecutivo dalla siccità - che sta prosciugando le falde acquifere nelle più grandi regioni di produzione orticola del Paese - è diventato fondamentale esplorare nuove aree di coltivazione. È in questo contesto che nasce la cooperativa Ygrane, nella provincia sud-orientale di Tata.

Tata è una regione montuosa dove la produzione su scala commerciale è stata a lungo limitata ai datteri. Ma "ha un grande potenziale che deve ancora essere sfruttato", afferma Mbark Kaffa, coltivatore e membro della cooperativa Ygrane. "Tata ha un terreno fertile, una falda freatica ricca e una luce solare intensa e diretta, che consente più ore di fotosintesi. Frutta e verdura sono sempre state coltivate, anche se solo per la sussistenza. Il numero di prodotti che però possono essere coltivati è sorprendente. È giunto il momento che la provincia di Tata diventi un'area di produzione su scala commerciale e siamo onorati di essere i primi a intraprendere questa strada".

La cooperativa Ygrane ha avviato le sue attività sperimentando una coltivazione commerciale di diverse primizie orticole su 20 ettari. Come spiega Mbark, "abbiamo sviluppato le nostre sementi di peperone con la collaborazione di un'azienda sementiera turca. In questa stagione abbiamo prodotto 8 ettari di peperoni e i risultati sono molto soddisfacenti, con una resa di 60 tonnellate per ettaro, nei calibri da 40 a 60, anche se abbiamo avviato tardi gli impianti. Se la prossima stagione inizieremo in tempo, la resa sarà sicuramente migliore. Abbiamo anche 10 ettari di fagioli, 2 ettari di pomodori e 1 ettaro dedicato alla sperimentazione di diversi altri ortaggi. La cooperativa ha altri areali disponibili dove pianteremo in base alla domanda. Ad esempio, abbiamo concluso un contratto con una catena di supermercati in Europa per i fagioli, che entreranno in produzione già nella prossima stagione".

A differenza del modello di produzione della regione di Agadir, la cooperativa Ygrane produce in pieno campo. "Questo ci avvantaggia a livello commerciale perché riduce notevolmente i nostri costi. Il clima particolare di Tata consente la coltivazione in pieno campo e, al tempo stesso, garantisce rese elevate. Questo si integra perfettamente con i metodi di produzione agroecologici della provincia".

I coltivatori di Tata possono contare anche su un altro importante vantaggio. "L'area è isolata e la produzione su scala commerciale è abbastanza recente. Di conseguenza, non abbiamo la presenza dei virus che creano invece problemi in altre regioni, come il Tobrfv nei pomodori o i virus dei cetrioli. L'unico problema che abbiamo è la salinità, che però rimane a un livello accettabile e può essere controllata solo mediante irrigazione".

Mbark, prima di avviare la produzione, ha compiuto importanti sforzi commerciali, partecipando alle più grandi fiere di settore come Fruit Logistica e Fruit Attraction. "Sul fronte commerciale e di apertura dei mercati siamo stati supportati dall'Import Promotion Desk, un'iniziativa del governo tedesco che ci ha permesso di partecipare a importanti manifestazioni. Abbiamo fatto passi avanti anche nel processo di certificazione e contiamo di ottenere in questa stagione GLOBALG.A, P, GRASP, BIO, SMETA e nella prossima stagione SMETA & BIO CREDIT CARBON. Per quanto riguarda la produzione, abbiamo beneficiato anche del sostegno del Governatore della provincia di Tata, Salh Eddine Amal, che ha creduto nel nostro progetto, ne ha facilitato la realizzazione e ne ha seguito da vicino l'avanzamento, così come i vari dipartimenti del ministero dell'agricoltura".

"La convergenza degli sforzi di tutte le parti, la qualità della produzione e le eccellenti pratiche agricole hanno dato i loro frutti", aggiunge il coltivatore. "Abbiamo già contratti con clienti in Regno Unito, Germania e Paesi Bassi, oltre a fornire il mercato locale. Ciò dimostra non solo la fattibilità tecnica della produzione orticola a Tata, ma anche la sua sostenibilità commerciale".

Oltre allo sviluppo dei terreni agricoli, la cooperativa Ygrane ha avviato nella città di Tata un impianto di imballaggio e una stazione di stoccaggio refrigerato. Mbark spiega: "La costruzione della struttura risponde ai criteri di agroecologia e sviluppo sostenibile. Funzionando completamente a energia solare, consente di risparmiare una quota significativa dei costi. La stazione è climatizzata al 100%, consentendo di prolungare la shelf life dei prodotti, senza alcuna interruzione della catena del freddo. La utilizziamo anche per altri prodotti, come i datteri".

Come altre nuove aree di produzione agricola, Tata non dispone ancora delle infrastrutture necessarie per competere con le altre principali regioni agricole marocchine. Mbark afferma: "È vero che sono necessarie più infrastrutture, ma la situazione è relativamente soddisfacente. La posizione geografica di Tata richiede 5 ore di spedizione in più rispetto ad Agadir, ma grazie all'impianto di confezionamento, ciò non influisce sulla shelf life dei prodotti. La trasformazione è ancora agli inizi, ma presto arriveranno nuovi investimenti pubblici e privati".

L'inaugurazione dell'impianto di imballaggio della Ygrane, alla quale hanno partecipato il ministro dell'agricoltura, Mohammed Sadiki, e il governatore della provincia, è stata l'occasione per fare il punto sulle infrastrutture necessarie nel breve periodo. Durante la presentazione del progetto, il ministro dell'agricoltura ha dichiarato che la provincia di Tata ha un grande potenziale e che, grazie al clima e alla disponibilità di acqua, è possibile produrre numerose colture. Inoltre, ha annunciato i piani del ministero, in collaborazione con le autorità locali, per potenziare gli impianti di irrigazione.

Per maggiori informazioni:
Mbark Kaffa
Ygrane Cooperative
+212661236800
[email protected]

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