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Gian Luca Bagnara riconfermato vicepresidente del comitato NETSOB di indirizzo alla FAO

Con la capacità produttiva agricola in calo crescono i problemi geopolitici

NETSOB è il network internazionale di oltre 500 esperti per la valutazione della biodiversità nei suoli, cioè il comitato di indirizzo della FAO per lo studio della qualità suoli agricoli nel mondo. La stessa Commissione Europea ne è partner strategico. Il Comitato è strutturato in 4 gruppi di lavoro.

Gian Luca Bagnara (in foto qui sopra), unico italiano, è stato confermato alla vice-presidenza e coordinatore del gruppo di lavoro 3 sulla valutazione economica. Gli altri vicepresidenti sono:

George Gardner Brown del Brazilian Agricultural Research Corporation (Brasile) coordinatore del gruppo di lavoro sulla misurazione della biodiversità del suolo.

Zoe Lindo della Western University (Canada) coordinatrice del gruppo 2 sull'uso e gestione del suolo

Gonzales Forero Rosalina dell'Università di Bogotà (Colombia) coordinatrice del gruppo 4 sulle politiche e gli strumenti giuridici

Quale presidente è stato eletto il prof.Brajesh Singh della Western Sydney University (Australia) in sostituzione dell'uscente prof. Peter C. De Ruiter dell'Università di Wageningen (Olanda).

"Purtroppo - afferma Bagnara - la perdita di fertilità dei suoli agricoli, dovuta sia a pratiche agricole non sempre appropriate sia a cambiamenti climatici ormai imprevedibili, sta portando un progressivo impoverimento della capacità produttiva agricola con gravi problemi geopolitici. La popolazione mondiale sta aumentando del 2.5% annuo mentre la produzione agricola si ferma al +1.5%, con un andamento in calo. In Italia sta addirittura riducendosi da ormai 10 anni.

"Per questo - conclude Bagnara - è necessario avviare politiche e strategie di recupero della vitalità e qualità dei terreni se vogliamo riequilibrare domanda e offerta. Ricordiamo che il suolo è il primo vero serbatoio di cattura e immagazzinamento del carbonio per cui una buona agricoltura sostenibile rappresenta il vero strumento per il riequilibrio delle emissioni dei gas serra, senza dover ricorrere a tecnologie sofisticate, e l'agricoltore è il vero custode dell'ambiente".

Data di pubblicazione:

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