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OP Consorzio APAM

Limone Costa Tramontana: riaperto l'iter per ottenere il riconoscimento IGP

“Dopo un travagliato iter istruttorio durato oltre tre anni, una prima istanza di riconoscimento era stata rigettata, in quanto la documentazione prodotta in sede di istruttoria ministeriale era stata giudicata non idonea a definire e dimostrare la sussistenza di una o più caratteristiche qualitative che differenziano il Limone Costa Tramontana dallo standard di prodotti della stessa tipologia ottenuti fuori dalla zona di produzione. L’organizzazione di produttori promotrice dell'iter, la APAM di Torrenova (ME), al fine di superare le criticità riscontrate, ha definito con il CREA-OFA (Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Acireale) una innovativa metodica di analisi per la determinazione della provenienza territoriale, peraltro già applicata per altre cultivar di agrumi siciliani”. Così Carmelo Micale, presidente OP Consorzio APAM di Torrenova (ME.

OP Consorzio APAM riunisce 257 soci e circa 1.550 ettari di terreni tra produzioni agrumicole e orticole. La metà delle superfici sono destinate alla produzione di referenze biologiche. I terreni messi a coltura sono situati in Sicilia, nelle tre province di Messina, Siracusa e Catania. L'organizzazione risulta essere una realtà fortemente radicata nel territorio, grazie alla creazione di una vera e propria sinergia tra gli operatori della filiera, dunque dalla coltivazione e produzione dei frutti in campo, sino alla collocazione dei prodotti sui mercati. Tra le altre varietà di limoni, la cooperativa coltiva e commercializza anche il Limone IGP di Siracusa varietà Femminello, agrume al quale vengono riconosciute elevate proprietà salutari, per cui registra sempre un forte interesse da parte dei retailer. Inoltre, il Consorzio produce e coltiva arance varietà Navel, Tarocco, Ovale e Valencia, mandarini, clementine e kumquat. Prodotti certificati Demeter, Biosuisse e Naturland, espressione di un trend di crescita nel consumo di prodotti a filiera controllata".

Il "Limone Costa Tramontana” si identifica con alcune cultivar di ‘Femminello’ coltivate nella fascia sub-collinare della costa jonica messinese (Italy) compresa tra il golfo di Milazzo e la fiumara di Tusa. Esposto uniformemente verso nord e alle fresche brezze di “tramontana”, il comprensorio è connotato da una peculiare combinazione ambiente-terreno-acqua che induce nei limoni una spiccata precocità di maturazione ed eccellenti caratteristiche merceologiche, apprezzate da oltre un secolo in tutta Europa.

Il CREA-OFA gestisce la piattaforma “Tracciabilità, rintracciabilità, tutela e valorizzazione delle produzioni tipiche” che si pone quale riferimento d’avanguardia per l’implementazione di database rappresentativi e statisticamente validi, secondo metodi di classificazione chemiometrici, utili per la tracciabilità, rintracciabilità, tutela e valorizzazione delle principali produzioni tipiche frutticole ed olivicole a marchio europeo. Sulla scorta degli input forniti, il CREA-OFA ha pertanto sviluppato uno specifico protocollo di indagine basato sull’impiego congiunto del profiling metabolico e di parametri chimici, isotopici e spettroscopici, accoppiato a tecniche di analisi statistica multivariata per caratterizzare l’origine geografica dei frutti di Limone Femminello coltivato nel comprensorio delimitato dalla costa tramontana messinese, in comparazione con frutti della stessa cultivar campionati in altri areali limonicoli siciliani.

"L’Assessorato Regionale Agricoltura, su proposta dell’APAM, ha sposato l’iniziativa stipulando con il CREA-OFA una convenzione specifica per la conduzione del già menzionato protocollo di indagine al fine di sostenere l’acquisizione di ulteriori evidenze tecnico-scientifiche a supporto di una futura riproposizione dell’istanza di riconoscimento IGP".

“Sul piano commerciale - conclude Carmelo Micale - si profila una campagna agrumi con pezzature medio-piccole e molte incertezze, perché i produttori non hanno voglia di investire, anche in considerazione delle variabili climatiche. Non c’è molto prodotto destinato alla trasformazione, perché il fresco è di ottima qualità, pertanto la percentuale di scarto è minima: per le arance parliamo di un 5%, mentre per il limone di circa il 20%. Tra i progetti futuri, c'è quello di ampliare il calendario commerciale con varietà tardive, in modo da consegnare ai mercati agrumi fino a luglio/agosto. Fra circa tre anni andranno in produzione gli impianti di Navel Powell. Infine, gran parte dei terreni li abbiamo reimpiantati con varietà innovative maggiormente resistenti ai cambiamenti climatici”.

Per maggiori informazioni:
O.P. CONSORZIO APAM Soc. Coop. a.r.l.

P.zza Stazione Zappulla
98070 Torrenova (ME)
+39 (0)941 958036
+39 (0)941 958070
[email protected]
www.consorzioapam.it