Si prevede che in Israele la superficie coltivata ad agrumi nella campagna di commercializzazione 2023/24 sarà di 16.200 ettari, la stessa della stagione precedente. L'area di produzione è stimata in 15.850 ettari a causa della bassa redditività e della carenza idrica, che ha disincentivato gli agricoltori a piantare nuove colture agrumicole. Negli ultimi anni le condizioni climatiche, i prezzi di mercato e la logistica sono state le principali sfide per gli agricoltori e gli esportatori di agrumi. Quest'anno i principali problemi sono stati la logistica e i prezzi. Per la maggior parte delle destinazioni i prezzi di spedizione della campagna 2022/23 sono diminuiti, tranne che per alcune destinazioni, soprattutto Giappone, Cina e Corea.
Le condizioni climatiche sono state favorevoli per tutta la stagione, il che ha portato a rese elevate che hanno sostenuto il mercato locale a causa delle difficoltà di esportazione. Ulteriori fattori che influenzeranno le esportazioni in questa stagione saranno la prolungata guerra russo-ucraina. È ancora troppo presto per determinare l'impatto del conflitto tra Israele e Hamas sulla produzione e sul commercio di agrumi.
L'industria israeliana degli agrumi intende espandere le spedizioni verso la Cina, il Giappone e la Corea del Sud, oltre a ottenere l'accesso ad altri mercati, come l'Australia e l'India. Attualmente, questi due mercati sono chiusi alle esportazioni di agrumi israeliani a causa di problemi sanitari e fitosanitari e recentemente è stato segnalato il rilevamento del papilio demoleus, un parassita invasivo in Israele. Tuttavia, è troppo presto per prevedere come questo insetto potrebbe influire sulla produzione di agrumi israeliani e se avrà un impatto sul commercio internazionale.
Due varietà hanno rappresentato l'85% delle esportazioni di agrumi da Israele nella stagione 2022/23: il pompelmo rosso con 30 tonnellate e la varietà di mandarino Or con 72 tonnellate.
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Fonte: apps.fas.usda.gov