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Sun'Agri mette radici in Italia, Raffaella Bisconti è il direttore generale

"Con il nostro agrivoltaico avanzato, gli agricoltori possono ridurre l'incertezza legata ai cambiamenti climatici"

E' un momento di grande fermento per l'agrivoltaico in Italia e l'interesse verso questo sistema è in rapida ascesa. La Commissione europea ha di recente approvato gli incentivi per il settore: circa 1,7 miliardi di euro per la costruzione e la gestione di nuovi impianti, per un totale di 1,04 GW e una produzione elettrica annua di 1.300 GWh.

Sun'Agri è leader mondiale dell'agrivoltaico avanzato, ovvero quello che unisce sistemi di intelligenza artificiale per il miglioramento e la protezione delle colture con la produzione di energia elettrica da fotovoltaico. Il Gruppo è pioniere del settore dal 2009 ed è nato in Francia da un programma di ricerca agronomica in collaborazione con l'INRAE (l'Istituto di ricerca francese per l'agricoltura, l'alimentazione e l'ambiente), per adattare l’agricoltura ai cambiamenti climatici. Con oltre 14 anni di esperienza nel settore e 5 brevetti, annovera 22 siti sperimentali e produttivi, attivi in Francia, e altri sono in fase di avvio in Israele, negli Usa e in Italia per un totale di 200 ettari (inclusi i progetti in fase di sviluppo), corrispondenti a oltre 150MW.

Alla guida della nuova squadra della Sun'Agri Italia, fondata a inizio novembre 2023, c'è Raffaella Bisconti che conosce molto bene il mondo agricolo, in particolare ortofrutticolo, ed è appassionata di innovazione. "Sebbene negli ultimi anni mi sia già dedicata al lancio di interessanti start-up green, mettendo il mio know-how scientifico-tecnico a servizio della transizione energetica, questa sarà decisamente la sfida più importante e stimolante - riferisce Bisconti - La costituzione di un team locale di esperti, la preziosa collaborazione con Neige Breant, già da due anni in Italia per lo sviluppo del business di Sun'Agri, e un importante Gruppo alle spalle con grande esperienza nell'agrivoltaico avanzato, saranno la chiave per perseguire gli obiettivi di Sun'Agri anche sul nostro territorio nazionale".

"Siamo entrati ufficialmente nella fase operativa. In Italia i progetti sono in fase di contrattualizzazione o in fase di sviluppo/fase avanzata di richiesta delle autorizzazioni. Ad esempio, in Veneto c'è un progetto di circa 5 MW sul kiwi. La coltura è interessante, perché in Francia è sempre stata considerata a livello sperimentale, ma senza un sito produttivo. L'Italia sarà la prima in questo caso. In Lazio, invece, stiamo portando avanti un progetto sulla vite, di circa 5 MW di potenza - aggiunge Bisconti - L'obiettivo è quello di sviluppare una pipeline che non sia inferiore a 50-70 MW, nel giro di un paio di anni".


Raffaella Bisconti

"Tutta l'Italia è interessante, specie per determinate colture: Piemonte, Emilia-Romagna, alcune zone della Campania, per citare alcune Regioni. Ma il tema della saturazione delle reti incombe: la scelta dell'area geografica viene anche dettata dalla possibilità di connessioni, in tempi realistici - spiega Bisconti - Inoltre, uno dei requisiti è che il terreno sia sostanzialmente in piano, trattandosi di strutture che superano i 2,5 metri e che arrivano fino a 5 metri di altezza. Strutture che si integrano bene con il paesaggio, ma che necessitano comunque di studi affinché siano utili all'agricoltura, senza disturbare la naturalità del paesaggio stesso. Per questo motivo, non pensiamo di installare grandi impianti, ma in media vorremmo rimanere tra i 5 e i 7 MW, facendo economie di scala".

Benefici per gli agricoltori
"L'agricoltura italiana, come quella francese, è duramente colpita dagli effetti dei cambiamenti climatici. In questo contesto, e con le esigenze di sviluppo dell'energia solare, l'agrivoltaico assume una grande rilevanza - commenta Cécile Magherini, amministratore di Sun'Agri Italia - Collaboriamo da anni con ricercatori e agronomi italiani, che hanno potuto vedere da vicino i nostri impianti in Francia e rendersi conto dei risultati ottenuti. Oggi sono orgogliosa di lanciare il progetto Sun'Agri anche in Italia. Il nostro obiettivo è di consentire agli agricoltori di vivere al meglio la loro professione".

Con il sistema agrivoltaico avanzato di Sun'Agri, gli agricoltori possono ridurre l'incertezza legata ai potenziali danni dei cambiamenti climatici e godere di una fonte aggiuntiva di reddito "senza pensieri". Sun'Agri, infatti, propone progetti ready-to-build e un servizio di intermediazione con i produttori di energia interessati all’investimento, per far sì che gli agricoltori (siano essi aziende, cooperative, consorzi) possano usufruire dei benefici, senza affrontare investimenti in prima persona e senza doversi preoccupare degli aspetti burocratici.

"Volendo essere realistici, ci vogliono tra gli 8 e i 12 mesi dalle prime richieste di autorizzazione: si calcolano da 3 a 6 mesi per le procedure di autorizzazione e da 3 a 6 mesi per l'installazione", spiega Raffaella Bisconti. "In questo momento siamo però tutti interessati a velocizzare il processo".

Il valore aggiunto di Sun'Agri Italia e i risultati agronomici
L'agrivoltaico avanzato e dinamico di Sun'Agri risponde perfettamente ai requisiti normativi per beneficiare dei contributi in arrivo e si innesta in questo fermento con progetti già avviati in diverse regioni d’Italia, in particolare per la frutticoltura. La sua tecnologia avanzata crea una "simbiosi" tra i pannelli solari (con rotazione monoassiale, guidata da remoto) e le colture. Grazie all'analisi in continuo dei dati meteo e all'intelligenza artificiale, la posizione dei pannelli, montati su strutture alte fino a 5 metri, si modifica in tempo reale per creare ombra, favorire un corretto microclima e agire, allo stesso tempo, come uno scudo contro colpi di calore, gelate, vento forte e gradine.

I numerosi campi di sperimentazione di Sun'Agri hanno permesso di raccogliere nel tempo una serie importante di dati che misurano i benefici agronomici del proprio sistema, già testato su oltre 15 differenti coltivazioni ortofrutticole, in particolare sulla frutta. Parliamo di mele, pere, pesche, albicocche, ciliegie, uva da tavola e da vino, piccoli frutti, nocciolo, ma anche ortaggi come pomodori.

I benefici agronomici riguardano:

  • la riduzione del rischio di gelate (fino a +2 °C di notte)
  • la riduzione dell'apporto d'acqua (oltre 30% in meno) e dell'utilizzo di fertilizzanti
  • il miglioramento delle rese e della qualità dei prodotti (dal 10 al 45% in più per le viti e gli ortaggi e dal 15 al 20% in più per le altre colture frutticole)
  • la riduzione delle perdite a seguito dei cambiamenti climatici.

Per maggiori informazioni:
Sun'Agri Italia Srl
Piazza Eleonora Duse, 2
20122 Milano - Italy
contact@sunagri.eu
www.sunr.com/sunagri-it