Quella tra domenica e lunedì è stata una nottata gelida per le regioni meridionali, a seguito di una perturbazione artica che ha colpito in modo molto intenso tutta l'Italia. Sulle zone costiere della Puglia e della Basilicata, ad esempio, si sono registrate minime sotto i 5° C, mentre nelle aree interne sono addirittura scese al di sotto dello zero.
L'ondata di gelo ha creato alcuni problemi in campo, specie per le brassicacee, coltivazioni che risultano essere un business importante non solo per l'area di Foggia, ma anche per tutta la Puglia, considerata una delle prime regioni in Italia per la produzione e lavorazione di queste colture.
Un commerciante della provincia di Bari spiega: "Il maltempo ha imbiancato molte coltivazioni, dal nord al sud della Puglia tra sabato e domenica. Il crollo delle temperature non ha provocato danni eclatanti, se non alcune perdite dovute alle precipitazioni grandinigene di piccole dimensioni che hanno interessato le produzioni di brassiche. Il freddo eccessivo arriva in un momento in cui il mercato aveva bisogno di temperature più miti, che potessero accelerare la crescita e garantire così una raccolta idonea, in attesa delle festività natalizie. Dobbiamo aspettarci una maggiore carenza nei prossimi giorni, oltre a prezzi che difficilmente scenderanno. Piuttosto potrebbero subire dei lievi rialzi".

E poi riprende: "E' un'annata anomala, con quotazioni raddoppiate rispetto alle passate stagioni. Le ragioni dell'attuale situazione in campo non sono soltanto climatiche. C'è una flessione del 30% negli ettari investiti in brassicacee, quest'anno, dovuta ai risultati commerciali disastrosi delle passate campagne, con prezzi di partenza troppo bassi per gli agricoltori e aumenti dei costi di produzione davvero elevati, come concimi, fertilizzanti e impianti di irrigazione a goccia".