Il voto di ieri 22 novembre del Parlamento europeo ha respinto in votazione plenaria a Strasburgo la proposta di riforma dei fitofarmaci presentata dalla Commissione Ambiente per la riduzione del 50 per cento dell’utilizzo di fitofarmaci.
Cia: prevale il buon senso "Ha prevalso il buon senso oggi al Parlamento Ue, con la bocciatura del regolamento fitosanitari che avrebbe avuto forti ripercussioni sul mondo produttivo". Esprime così la sua soddisfazione Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani. "Non si era tenuto conto delle esigenze del mondo agricolo sin da principio, mentre oggi a Bruxelles sono state accolte le nostre ragioni. Gli agricoltori sono i primi a voler contribuire alla sostenibilità, ma chiediamo nuovi strumenti e pragmatismo".
Secondo Cia, la proposta del Parlamento sull'uso sostenibile dei fitofarmaci avrebbe dovuto seguire una linea più ragionevole -soprattutto nella definizione delle tempistiche per la transizione - tenendo conto delle reali esigenze dei produttori. Anche i tentativi dell'ultimo minuto per inserire elementi migliorativi proposti dalla Comagri non sono bastati.

"Agli sforzi già compiuti dal mondo agricolo non era stato dato il pieno riconoscimento - dichiara Fini - speriamo ora che il Parlamento e il Consiglio facciano, invece, passi in avanti sull'approvazione della legislazione sulle tecniche di evoluzione assistita (TEA), che rendono le colture più resistenti e meno necessari i fertilizzanti, contribuendo ai piani di Bruxelles per un sistema agroalimentare più sostenibile".
Infine, rispetto al Regolamento Imballaggi, Fini ringrazia l'efficace lavoro di squadra dei nostri deputati, che hanno consentito l'approvazione di una posizione del Parlamento che non penalizza il sistema italiano del riciclo e tutela settori importanti del comparto agroalimentare.
Confagricoltura: giornata positiva per l’agricoltura
Una giornata decisamente positiva per le imprese agricole italiane. Ringraziamo i parlamentari europei italiani che hanno sostenuto la posizione espressa da Confagricoltura. E' la dichiarazione rilasciata dal presidente dell'Organizzazione, Massimiliano Giansanti, dopo il voto odierno dell'Assemblea plenaria del Parlamento europeo. "E' possibile ora aprire una pagina nuova per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, senza mettere a rischio il potenziale produttivo del settore. Facciamo affidamento sull'azione del governo italiano per stringere ora le necessarie alleanze in seno al Consiglio".
"Non è in discussione – conclude Giansanti – l'obiettivo di tagliare il ricorso alla chimica nei processi produttivi, a vantaggio delle risorse naturali e della biodiversità. Ma vanno messe da parte le impostazioni ideologiche, lasciando la strada aperta alla ricerca, alle innovazioni e agli investimenti".
Confcooperative: rigettata una proposta ideologica
"Un grande giorno per gli agricoltori e per tutti i cittadini europei. Il voto in plenaria del Parlamento Ue ha rigettato una proposta irrazionale e ideologica, che pur muovendo da obiettivi di sostenibilità ambientale pienamente condivisibili, era stata scritta senza un'adeguata valutazione di impatto. Se fosse stata approvata nella sua formulazione originaria, con gli obiettivi fissati di riduzione dei fitofarmaci per le varie colture, la riforma avrebbe comportato tra le altre cose un aumento delle importazioni di prodotti alimentari di paesi extra Ue, che non vengono sottoposti ai controlli rigidi già oggi obbligatori in Europa. Un vero e proprio salto nel buio che avrebbe messo a rischio intere produzioni strategiche del nostro made in Italy agroalimentare, con un conseguente impatto occupazionale ed economico devastante per il nostro paese". Così il presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini commenta il voto odierno del Parlamento europeo.
Con la bocciatura da parte dell'europarlamento, si attende ora il pronunciamento del Consiglio. "Presto sarà possibile pertanto - prosegue Piccinini - riaprire un confronto sulla questione con la nuova Commissione e il nuovo Parlamento che usciranno dalle prossime elezioni. Il nostro auspicio è che si possa riformulare una proposta che non sia influenzata dall'ideologia e dal populismo".
"Gli agricoltori non possono continuare ad essere considerati nemici dell'ambiente" ha concluso il presidente di Confcooperative Fedagripesca. "È infatti sotto gli occhi di tutti il grande impegno profuso negli ultimi anni dalle aziende agricole e dalle imprese agroalimentari, che hanno fatto grandi sforzi per ridurre il loro impatto sull'ambiente, sia nelle fasi di coltivazione che in quelle di trasformazione industriale".